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Jane Austen e le novità editoriali italiane del 2017

Rifuggo dai bilanci di fine anno come dai buoni propositi di inizio anno. Ma, come una famosa eroina austeniana dalla straordinaria capacità di combinare pasticci invece di matrimoni, ho un debole per le liste e, come la sua meravigliosa creatrice, ho un amore sconfinato per la lettura e i suoi immensi super-poteri… perciò in questo ultimo giorno del 2017, alla conclusione dell’anno del Bicentenario che ha segnato l’apice delle lunga serie di bicentenari austeniani iniziati nel 2011, non riesco a resistere alla tentazione di elencare alcuni dei regali editoriali in lingua italiana che ci sono stati donati nel corso di quest’anno.

Emma (Romola Garai) BBC 2009

Emma e uno dei libri della sua lista

Mi concentro sulle novità in lingua italiana perché l’effetto Bicentenario è stato particolarmente eclatante per le case editrici nostrane. A fronte di un seguito di ammiratori nutrito e costantemente in ascesa anche nel nostro paese, Jane Austen non ha mai avuto da parte degli editori italiani un’attenzione che andasse oltre i sei romanzi canonici. Qualche sporadica deviazione da questa regola si è avuta, di tanto in tanto, in modo piuttosto discontinuo e difficilmente riconducibile ad un filo logico: serie di derivati iniziate e lasciate a metà, qualche opera giovanile qua e là, un paio di sequel di grande richiamo, una manciata di saggi, e tanti testi importanti passati come meteore e usciti di catalogo. Nessun interesse editoriale per le biografie (ne sono uscite due con case editrici indipendenti) né per le lettere.
Il 2017 si chiude, invece, con un’insperata serie di ottime sorprese. E anche se il risveglio non sarà confermato nell’anno nuovo, almeno chi non ha dimestichezza con la lingua madre di Jane Austen può cogliere queste nuove, ricche occasioni di lettura e conoscenza del suo mondo letterario. Credo che questo sia per i Janeite italiani il regalo più bello scaturito dal ciclone di qualunque cosa vagamente austeniana che ha spazzato la nostra penisola in lungo e in largo  n questi 12 mesi (da accostare a quello commemorativo per tutto il mondo, ovvero il memoriale di College Street, di cui ho già parlato nel tè di compleanno il 16 dicembre scorso).

Auguro a tutti un 2018 pieno di letture austeniane – poiché l’unico modo possibile per onorare degnamente il genio di Jane Austen è leggere ciò che lei ha scritto, che era tutta la sua vita, e che l’ha resa per sempre una Grande tra i più Grandi.

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“Un ruggente fuoco natalizio”

Steventon ChurchIn questo ultimo scorcio di 2017, le celebrazioni austeniane si intrecciano tra loro nonché con quelle tradizionali della società occidentale. Per augurare Buone Feste a tutte le persone che capitano in questo angolo di blogosfera dedicato a Jane Austen, nel dicembre dell’anno del Bicentenario della sua morte – ma anche del suo 242mo compleanno, ma anche dell’inizio dell’ultimo Bicentenario, dedicato alla prima pubblicazione postuma degli ultimi due romanzi (Northanger Abbey e Persuasion) – entriamo nel mondo di uno dei due festeggiati di questo incredibile periodo, Persuasion (Persuasione) per andare ad Uppercross, la dimora fittizia, rurale e rutilante dei Musgrove nel Somerset, che assomiglia tanto a quella canonica di Steventon altrettanto affollata e traboccante di vita quotidiana campagnola che per 25 anni fu la casa di Jane stessa, il terreno fertile della sua personalità e del suo genio.

Servitevi di abbondante tè caldo speziato in questa invernalissima giornata natalizia e preparatevi insieme alla protagonista, Anne, a immergervi nel fine family-piece, il bel quadretto familiare, della vivace famiglia di Uppercross.

Buone Feste a tutti, che possiate passarle con la stessa spensierata serenità di questo ritratto domestico.

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Il regalo più bello del 2017 a Jane Austen

Nel giorno del 242mo compleanno di Jane Austen, che cade nell’anno del Bicentenario della sua morte, mi sono chiesta quale sia stato il regalo più bello donato da questi dodici mesi di intense celebrazioni del suo genio letterario in tutto il mondo. La mia scelta è un luogo che unisce idealmente vita, morte e arte di questa grande autrice e che ho potuto visitare la scorsa estate, durante un viaggio memorabile.

Il 2017 sarà ricordato nel calendario austeniano come l’anno del Bicentenario dei Bicentenari austeniani – cioè quello che, nella lunga emozionante serie di bicentenari austeniani di questi anni dieci del ventunesimo secolo (avere avuto l’opportunità di viverli è un onore di grande privilegio, lo sapete, vero?), ha ricordato i duecento anni trascorsi dalla morte di Jane Austen e ne ha celebrato il genio letterario in tutto il mondo, nelle forme più disparate.
Mi sono spesso soffermata a riflettere sulle multiformi espressioni che l’ammirazione per la Grande Autrice ha assunto durante questi mesi e nella gigantesca ed eterogenea messe di incontri, conferenze, mostre, cerimonie, statue, monete, rievocazioni storiche in costume e/o danzanti, più o meno filologiche e più o meno davvero austeniane, a base di tè e/o letture, e via celebrando, ne ho individuate due particolarmente apprezzabili: la proliferazione di pubblicazioni inedite in italiano (di cui presto avrò il piacere di parlare in uno degli ultimi tè delle cinque dell’anno), e il memoriale di College Street a Winchester, che finalmente rende onore a Jane Austen nell’ultimo luogo in cui è vissuta, nel paio di mesi pieni di speranza di guarigione che si spense quel fatidico 18 luglio di duecento anni fa.
Ho avuto la fortuna di visitare questo memoriale lo scorso mese di giugno, durante il viaggio in Austenland organizzato da Jane Austen Society of Italy, condividendo pensieri, letture ed emozioni con una trentina di Socie e Soci.

Dunque, nel giorno del compleanno di Jane Austen di questo 2017, ho pensato di mettere insieme tutte queste contrastanti suggestioni nel tè delle cinque di oggi, tornando con voi davanti a quel monumento – secondo me, l’omaggio più bello al suo genio eterno nell’anno del Bicentenario della sua morte. Servitevi di tè e altri generi di conforto e venite con me a Winchester, in una College Street finalmente sistemata a dovere per ricordare con il rispetto dovuto la sua inquilina più gloriosa.

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Juvenilia: le allegre scorribande letterarie di una ragazzina ribelle di nome Jane Austen

Juvenilia, History of England - Jane Austen

La Storia d’Inghilterra, dal Volume Secondo degli Juvenilia di Jane Austen, illustrata da Cassandra Austen

Gli Juvenilia di Jane Austen sono generalmente poco conosciuti e letti dai suoi ammiratori, persino dai più appassionati: basta nominare un titolo qualsiasi della raccolta per assistere a reazioni di stupore perché non se ne conosce nemmeno l’esistenza. Nel nostro paese, questo è in buona parte colpa della protratta assenza di un’edizione completa in lingua italiana (destino crudele e difficilmente spiegabile che riguarda anche le biografie). Nel corso del tempo, solo uno sparuto manipolo di case editrici, alcune di esigua distribuzione sul territorio, si sono avventurate a pubblicare qualche rara opera tratta dalla raccolta, lasciando così il pubblico italiano del tutto ignaro dei tesori racchiusi nello scrigno delle opere giovanili dell’autrice.
Un primo segnale positivo si è avuto nel 2015 con la pubblicazione di Lady Susan e le altre, un volume di Elliot che raccoglie, oltre a Lady Susan, anche una selezione degli Juvenilia. Ma dalla scorsa estate, questa lacuna non ha più alcuna giustificazione perché due importanti case editrici (ebbene sì, due) hanno pubblicato la raccolta integrale degli Juvenilia, Rogas ed Elliot – uno degli omaggi più belli tributati a Jane Austen nell’anno del Bicentenario della sua morte.
Nessun Janeite può dirsi tale se non ha nel proprio curriculum la lettura di questi gioiellini – diamanti grezzi e acerbi, sì, ma così preziosi e brillanti da splendere di una potente luce propria già sorprendentemente originale e caratterizzata, che lascia vedere nella giovanissima scrittrice in erba il fulgido futuro dell’autrice matura, e tutto il caratterino volitivo e anticonformista della donna Jane Austen.
Preparatevi ad un tè delle cinque fresco e vivace, animato dalle scorribande letterarie di una penna allegramente irrequieta, che risponde con spontaneità agli ordini di una mente acuta alimentata da uno sguardo penetrante e mai sazio del mondo. Stiamo per osservare da vicino il ritratto dell’artista Jane Austen da giovane.
E poi, correte in libreria a procurarvi una copia degli Juvenilia e tuffatevici dentro a capofitto.

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In circolazione da oggi le nuove 10 sterline con Jane Austen

Jane Austen Ten Pound noteUno degli omaggi più prestigiosi ed attesi di questo Bicentenario 2017 è finalmente arrivato: da oggi, 14 settembre, la Bank of England mette in circolazione la nuova banconota da 10 sterline dedicata a Jane Austen, il cui ritratto sostituisce così quello di Charles Darwin.
I Janeite hanno dovuto far ricorso a tutta la loro pazienza per aspettare di vedere la banconota dal vivo perché l’annuncio di questo clamoroso cambiamento risale addirittura al 2013, l’anno di un altro Bicentenario molto sentito, quello di Pride and Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio). Era il 25 giugno e la Banca d’Inghilterra, per bocca del suo governatore Sir Mervyn King, aveva annunciato che Jane Austen era “quietamente in attesa dietro le quinte”, come riportò la BBC in un articolo del 24 luglio successivo.
Il calendario della lunga attesa è stato segnato da alcune tappe che hanno rivelato dapprima la bozza e infine la vera banconota, con tutti i dettagli del caso. Considerato il periodo in cui è stata concepita l’idea della nuova banconota, non c’è da stupirsi che ci siano tanti elementi ispirati a Orgoglio e Pregiudizio.
Il tè delle cinque di oggi, dunque, è davvero sontuoso e sfolgorante perché vi invito a scoprire ed ammirare tutti i particolari di questo splendido omaggio al genio di Jane Austen da parte della Banca d’Inghilterra.

Prima di cominciare a sorseggiare questo tè, vi ricordo che non è l’unico omaggio monetario dedicato a Jane Austen. Quest’anno, infatti, Jane ha messo a segno un primato assoluto, storico, senza precedenti: è l’unica persona diversa dalla Regina ad apparire, come lei, contemporaneamente su più di una moneta o banconota. Infatti, oltre alle 10 sterline, anche le 2 sterline (solo da collezione) riportano la sua effigie, anche se stilizzata. Per tutti i dettagli in merito, in fondo al post potete trovare il link all’articolo in cui ne ho parlato.

Ed ora, servitevi di tè e tutti i generi di conforto più gustosi e raffinati: andiamo alla scoperta delle nuova 10 sterline di Jane Austen.

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