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Intorno a Emma. Un invito regale e la dedica al Reggente

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Carlton House (demolita nel 1825), residenza del Principe Reggente a Londra. Fonte: utente Bhoeble su commons.wikimedia.org

Uno dei luoghi comuni più falsi e fastidiosi su Jane Austen è la convinzione che la sua vita sia stata priva di eventi importanti e l’autrice abbia condotto un’esistenza in volontaria clausura nella propria casa. Il falso mito della scrittrice pia dalla vita noiosa, tutta casa e chiesa, a cui sembra essere capitato per caso di scrivere sei romanzi capolavori assoluti della letteratura di tutti i tempi crolla con facilità se si pensa che abitò case e luoghi diversi nel corso della sua vita ed era solita andare ospite per lunghi soggiorni in casa di questo o quel parente o conoscente. Basterebbe leggere le sue lettere per rendersi conto di come la sua vita fu, semmai, ben più vivace della media delle sue contemporanee.
Il responsabile di aver posto solide basi per questo pregiudizio ad alto tasso di mistificazione ha un nome: Henry Austen.
Il suo mentore, il suo complice di avventure editoriali, colui che la sostenne materialmente e spiritualmente per farla diventare un’autrice pubblicata scrisse la Nota Biografica sull’Autore nel dicembre del 1817 come prefazione ai due romanzi postumi Persuasion (Persuasione) e Northanger Abbey (L’Abbazia di Northanger): in questo testo, Henry impostò l’immagine-santino della sorella con una tale potenza che, oltre cinquant’anni dopo, nel 1870 un altro familiare, James Edward Austen-Leigh, nipote di Jane e Henry, riprese rincarando la dose con tutto il suo vigore vittoriano. E santino fu, per sempre.

Così Henry Austen, nella Nota Biografica citata, 1817:

Una vita dedicata agli altri, alla letteratura e alla religione non è mai una vita piena di avvenimenti.

E così James Edward nel Memoir of Jane Austen (Ricordo di Jane Austen), 1870:

Di avvenimenti la sua vita fu singolarmente povera; pochi cambiamenti e nessuna grande crisi ne interruppe mai il tranquillo fluire. Anche la sua fama si può dire che sia stata postuma; non raggiunse mai un vero vigore fino a quando lei non ebbe cessato di esistere. Il suo talento non attirò l’attenzione di altri scrittori, non la mise in contatto con il mondo letterario, né si fece in alcun modo strada attraverso l’oscurità del suo rifugio domestico.

Eppure, anche senza considerare la realtà raccontata dalle lettere, che ancora oggi ci restituiscono un’immagine ben diversa di Jane Austen e della sua vita, c’è un evento inequivocabile che da solo basterebbe a smentire queste affermazioni molto “protezionistiche” e che è senza dubbio un vero evento nel senso letterale del termine, con tutti i crismi.
Accadde sul finire del 1815 ed è legato alla pubblicazione di Emma – e per riviverlo, oggi dovremo indossare il nostro abito più elegante e ripassare le regole dell’etichetta più ferrea perché il tè ci sarà servito nientemeno che a Carlton House, il Palazzo Reale londinese ai tempi della Reggenza.

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L’edizione speciale Bicentenario di Emma, a cura di JASIT

Il prossimo 23 dicembre, Emma compirà 200 anni.
Quel giorno, nel 1815, infatti, Jane Austen ebbe la soddisfazione di vedere pubblicato il suo quarto romanzo nel giro di cinque anni.
Una delle tante peculiarità di quest’opera è che, come da consuetudine per l’epoca, il frontespizio presenta la data del 1816. Il che ci regala la possibilità di festeggiarne l’importante anniversario a cavallo di due anni, tra la fine di questo 2015 e per tutto il 2016.

Per celebrare degnamente questo traguardo, la Jane Austen Society of Italy (JASIT) consolida la sana abitudine inaugurata nel 2013 con il Bicentenario di Pride and Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) e pubblica l’Edizione Speciale Bicentenario di Emma.

Emma 200 JASIT

È il frutto del lavoro di squadra dei cinque cofondatori di JASIT, in particolare il testo (traduzione, note, appendici e introduzione) è curato da Giuseppe Ierolli ed il progetto grafico originale è di Petra Zari, che ha inserito anche un ritratto della protagonista tra le prime pagine del libro.

☞ Questa edizione preziosa, da collezione, è acquistabile su ilmiolibro.it.
Presentazione di Emma, Edizione Speciale Bcentenario di JASIT su jasit.it con l’accesso ad un’anteprima del libro e alle Edizioni Speciali Bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio e Mansfield Park.

Buon Bicentenario di Emma!

Come iniziò la vita di “Miss Jane Austen, Authoress”, dopo il 18 lug. 1817

04_janeausten_watercolour_cassamdraAlle 4 e mezza di domani mattina, 198 anni fa moriva Jane Austen, assistita dalla migliore infermiera possibile, l’adorata sorella Cassandra, e dalla cognata Mary Lloyd.
Con l’approssimarsi di questa ricorrenza, sono tornata col pensiero a quanto accaduto quel giorno e quelli successivi, così come ce lo racconta una testimone d’eccezione più che affidabile, Cassandra, appunto, nelle lettere che chiudono la raccolta epistolare di Jane (nell’edizione critica di Deirdre Le Faye).
E leggendo qua e là, è balzato alla mia attenzione un fatto di grande importanza accaduto pochi giorni dopo, il 22 luglio. È il giorno in cui qualcuno in famiglia (la stessa Cassandra?) decise che era arrivato il momento di rendere pubblico omaggio all’arte di Jane, farla uscire dal rigoroso anonimato e dalla riserva iperprotetta della cerchia familiare, e rivelare al mondo ciò a cui aveva dedicato la vita intera: scrivere romanzi.

Alla vigilia della commemorazione della morte, vi invito a scoprire come iniziò la vita di Miss Jane Austen, Authoress (Autrice), dopo il 18 luglio 1817.

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Gruppi di lettura e di visione per il Bicentenario di Emma

emma-first-editionNel primo dei due anni del Bicentenario di Emma (pubblicato il 23 dicembre 1815 con frontespizio datato 1816, il che spiega un bicentenario a cavallo di due anni), non possono mancare le occasioni per celebrare questo romanzo di Jane Austen, da molti ritenuto il suo capolavoro assoluto.

Senza dubbio, il modo migliore è (ri)leggere il romanzo. Ci sono due ghiotte opportunità per farlo insieme ad altre persone e scambiare opinioni ed informazioni. A cui si aggiunge un’altra insolita ma molto appassionante occasione: un Gruppo di Visione.

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Buon Compleanno! (2) A Jane Austen Society of Italy (JASIT)
Nata sotto il segno di Pride and Prejudice

Nata sotto il segno di Pride and Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio), la Jane Austen Society of Italy oggi compie ben due anni. Quest’anno, per festeggiare e prepararci come si deve alla prima assemblea annuale dei Soci, abbiamo ripensato alle tante attività svolte tra 2014 e 2015 e a quanto siamo cresciuti.  Lo ricordiamo nel collage che vedete qui ma anche in un breve articolo a firma Petra zari, una dei cofondatori di JASIT, sul sito dell’associazione.

Buon Compleanno, JASIT!
su jasit.it

Grazie a tutti coloro che seguono e sostengono la nostra attività.