Archivi categoria: Derivati (sequel, retelling, etc.)

Un blog dedicato ai derivati austeniani: Old Friends and New Fancies

Scritto nel 1913 (sì, un secolo dopo la pubblicazione del romanzo a cui si ispira!) e pubblicato nel 1914, questo romanzo di Sybil G. Brinton è considerato il primo derivato austeniano mai dato alle stampe nella storia dell’editoria.

Con alcune amiche Janeite, lo abbiamo letto all’inizio di quest’anno ed abbiamo scoperto un romanzo davvero degno di essere il fondatore del genere!
A me, Miss Claire e Gabriella è talmente piaciuto, ed è stata una tale fonte di ispirazione, che abbiamo deciso di dedicargli un intero blog…

Se desideri saperne di più su questo romanzo, leggi la recensione su questo blog e, soprattutto, vieni a prendere un tè nel nuovo Salotto di Lettura Old Friends and New Fancies che noi tre Lizzies abbiamo aperto per soddisfare la nostra passione per Jane Austen e tutto ciò che derivi da lei e dalla sua opera!
(e non solo…)

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Old Friends & New Fancies ha cambiato indirizzo, lo puoi trovare qui:
http://ildiariodellelizzies.blogspot.it/

Confessioni e risvegli, tra 1813 e 2009 (2)

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Seconda puntata di due post dedicati a questo piccolo fenomeno editoriale statunitense tra 2008 e 2010, cioè i due romanzi Confessions e Rude Awakenings of a Jane Austen Addict di Laurie Viera Rigler, tradotti e pubblicati in Italia tra 2010 e 2011 con i titoli: Shopping con Jane Austen e In viaggio con Jane Austen.
Per un profilo dell’autrice e la recensione del primo volume, rimando al post Confessioni e risvegli, tra 1813 e 2009 (1)

Mi rendo conto di una cosa: se si legge il primo, non si può non leggere il secondo. Tutti i tasselli che là erano rimasti un po’ sconnessi o del tutto privi di collocazione, qui finalmente vanno a posto. E’ come se fossero due volumi dello stesso romanzo (e per completare il canone letterario dei tempi di Zia Jane, mancherebbe solo il terzo volume… chissà?…). Ma andiamo con ordine…
Dove eravamo rimaste? Anzi, no, dove avevamo cominciato?…

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Confessioni e risvegli, tra 1813 e 2009 (1)

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Prima puntata di due post dedicati a questo piccolo fenomeno editoriale statunitense tra 2008 e 2010, cioè i due romanzi Confessions of a Jane Austen Addict e Rude Awakenings of a Jane Austen Addict di Laurie Viera Rigler, tradotti e pubblicati in Italia tra 2010 e 2011 con i titoli: Shopping con Jane Austen e In viaggio con Jane Austen.
(…due titoli che poco o nulla c’entrano con i romanzi! E’ imperscrutabile la ragione per cui due azzeccatissimi e commercialissimi titoli – Confessioni
di una Jane Austen Dipendente e Bruschi Risvegli di una Jane Austen Dipendente – siano stati tradotti così, quando di shopping e viaggio non si parla affatto. Ma tant’è…)

Due titoli così (mi riferisco a quelli originali, ovviamente) non possono non attirare lo sguardo ed accendere la curiosità di chiunque ami Jane Austen, e di certo non potevano mancare nella mia libreria!
Questi due romanzi sono stati i primi derivati austeniani che ho comprato, in originale inglese – ma non posso dire di averli letti subito. In realtà, una volta iniziato il primo, faticai a finirlo. Non so che cosa non funzionò, forse semplicemente non ero ancora pronta ad entrare nel fantasmagorico mondo dei derivati austeniani! Poi arrivò Pamela Aidan e l’entrata diventò più “morbida”..
Qualche settimana fa, però, ho letto la recensione di Valentina che ne parlava in toni positivi e soprattutto, ricordando come i due libri siano strettamente legati. Così, mi sono decisa a riprenderlo, anche per poter leggere il seguito. E devo ammettere di essermi divertita. Ecco perché.

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Marvel (ri)disegna anche Elinor e Marianne

S-2526S_marvel_01Ultima delle due puntate sulla mia esperienza di lettura dei fumetti che la famosa Marvel Comics sta dedicando alle opere di Jane Austen. Seconda puntata: Sense and Sensibility.

Per l’introduzione ai fumetti austeniani della Marvel, e per dare un’occhiata a Pride and Prejudice, vai al post Lizzy a fumetti sembra… Wonder Woman.
(NB:  le immagini di questo post sono tratte dal sito della Marvel o di Comic Book Resources)

(NB 2: nel 2013, questo fumetto, insieme a quelli dedicati a Emma e Northanger Abbey, è stato pubblicato in edizione italiana da Panini Leggi)

Se sintetizzare e tradurre  un qualsiasi romanzo in altro mezzo espressivo è impresa ardua, credo che questo sia particolarmente vero per Sense and Sensibility/Ragione e Sentimento.
Concepito nella prima versione come romanzo epistolare, nella versione definitiva conserva molto della sua originaria natura, tant’è vero che molti avvenimenti importanti sono già accaduti nel passato e vegono lungamente narrati dai personaggi.
Inoltre, è un romanzo che mi permetto di definire “d’azione” perché in ogni pagina accade sempre qualcosa di determinante e la trama (e con essa, i personaggi) sono sempre in movimento, in ogni senso.

Incanalare questo fiume in piena è senza dubbio un’impresa ardua, come dimostrano il film del 1995, sceneggiato da Emma Thompson, e lo sceneggiato BBC del 2008, sceneggiato da Andrew Davies, che hanno dovuto compiere scelte drastiche nella consueta ed inevitabile opera di adattamento (taglio o modifica radicale di scene, cancellazione di personaggi, ecc.).
Trasformarlo in fumetto dev’essere stato altrettanto complicato per Nancy Butler, scrittrice esperta del mondo austeniano a cui Marvel ha affidato anche questo secondo adattamento, sulla scia del successo ottenuto con i 5 numeri di Pride and Prejudice pubblicati nel 2009.

N.B.: Aggiornamento luglio 2013: questo fumetto è stato tradotto in italiano da Panini. Per saperne di più, leggi il post di Jane Austen Society of Italy sui fumetti Marvel in edizione italiana, ed. Panini Comics.

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Lizzy a fumetti sembra.. Wonder Woman

 

P-2526P_marvel_cover4Due puntate sulla mia esperienza di lettura dei fumetti che la famosa Marvel Comics sta dedicando alle opere di Jane Austen. Prima puntata: Pride and Prejudice.
(NB:  le immagini di questo post sono tratte dal sito della Marvel o di Comic Book Resources)

(NB 2: nel 2013, questo fumetto è stato pubblicato in edizione italiana da Panini Leggi)

Quando, tempo fa, scoprii che Marvel aveva pubblicato nel 2009 il fumetto di Pride and Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) in cinque numeri, poi raccolti in un unico volume, ho subito pensato che, indipendentemente dalla sua qualità, una brava Austen-dipendente votata al collezionismo (finanze permettendo…) quale io sono avrebbe dovuto prima o poi appropriarsene.
Quando poco dopo scoprii che nel 2010 era stato pubblicato in modo analogo anche Sense and Sensibility (Ragione e Sentimento) e che in questo 2011 è in fase di pubblicazione persino Emma, non ho avuto dubbi: se la Marvel si sta cimentando con le opere di zia Jane, le devo avere! Ed ho comprato i due volumi completi già disponibili, facilmente reperibili su Amazon.it, per di più a prezzo accessibile.

Premessa doverosa: non mi intendo di questa arte figurativa, per quanto la ammiri e ne riconosca il valore. Perciò, quelle che troverete di seguito sono le mie impressioni di ammiratrice di Jane Austen del tutto profana di fumetti. Attendo perciò con grande curiosità il parere esperto di alcune amiche Janeite nonché blogger, intenditrici e/o appassionate di arti figurative e/o fumetti, che hanno acquistato (o stanno per acquistare) questi volumi.

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