Archivi categoria: Intorno a Jane Austen

Jane e le sue creature dopo la parola fine (2): Lizzie Bennet

Lizzy reading Jane's letter, di Isabel Bishop

Isabel Bishop (1902-1988),
“The Examination of All the Letters which Jane had Written to Her”,
da www.janeausten.co.uk/captured-by-jane/

La simbiosi di Jane con i suoi “figli” letterari è molto forte e risaputa.
Ne parla già il nipote James Edward Austen-Leigh nel Memoir of Jane Austen (Ricordo di Jane Austen), la biografia familiare del 1871. Ma basterebbero le lettere, appunto, per scoprire questo aspetto così intimo.
Da questi scritti sappiamo che Jane non perdeva occasione per cercare le sembianze dei suoi amati personaggi nei quadri che ammirava alle mostre o per parlare del loro destino con parenti e amici (quasi come facciamo noi oggi, con le opere derivate dai suoi libri!) sempre con un affetto ed una costanza da far pensare a loro come a persone di famiglia.
Forse perché ha vissuto con loro tanti anni prima che vedessero la luce… fatto sta che anche dopo la pubblicazione (che segnava in qualche modo la fine della loro creazione), Jane conservò con loro un legame strettissimo.

Su tutti, un personaggio sembra avesse un posto speciale nel suo cuore e nella sua mente: Elizabeth Bennet. A lei sono dedicate molte riflessioni all’indomani della pubblicazione di Pride ande Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio).
Leggiamole insieme.

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Ventisette come gli anni di Jane Austen quando disse no

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Olivia Williams (Jane Austen), in Miss Austen Regrets (Io, Jane Austen) BBC, 2008

Credo fermamente nelle coincidenze significative (anche quando il loro significato mi sfugge)…
Ed è di una di queste coincidenze sfuggenti ma evidenti che vorrei parlarvi oggi. No, niente di accademico o minimamente sensato. Semplicemente, si tratta di una delle mie ricorrenti elucubrazioni sulla coincidenza che ho notato.

Mi ci ha fatto ripensare la cara amica di blogosfera Silvia di Vorrei essere un personaggio austeniano quando, qualche giorno fa, ha compiuto gli anni (ancora auguri, cara Omonima Janeite!). Giustamente, ha ricordato una curiosa cabala austeniana legata ai suoi 27 anni. Cercando su internet, tanto per togliermi lo scrupolo, ho scoperto che… non c’è nulla da scoprire, insomma, forse è una coincidenza significativa solo per me.
I ventisette anni di età ricorrono spesso nei romanzi di Jane Austen.
Silvia, nel suo post, ha ricordato tutti i casi. Ed io ho ripreso a chiedermi, per l’ennesima volta, per quale ragione Jane si sia trovata così di frequente a stigmatizzare questa età nei suoi romanzi…
Ricapitoliamo.

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Il vero volto di Jane Austen? (3)

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Il presunto ritratto di Jane Austen, ritrovato nel 2011

Impossibile non ricordarlo. Il presunto ritratto di Jane Austen miracolosamente ritrovato da una studiosa britannica (che sta per pubblicare una biografia sulla Nostra) ha tenuto banco sul finire del 2011, tanto che persino l’autorevole (ma pur sempre interessata al profitto) BBC gli ha dedicato un documentario.

Per chiarire la situazione, abbiamo già fatto due passeggiate nella Galleria dei Ritratti di Zia Jane scoprendo che manca un suo ritratto ufficiale vero e proprio e che solo due sono i ritratti autentici (uno è addirittura di spalle, e l’ho scelto come immagine di questo post) insieme ad una piccola costellazione di immagini presunte tali ma impossibili da verificare.
E ci siamo stupiti di come anche il vero aspetto di Jane ricada in quella zona d’ombra che sembra ammantare tutta la vita dell’autrice…
Oggi, per completare il quadro, resteremo comodamente seduti ad ascoltare le voci di chi l’ha conosciuta, nelle testimonianze scritte che ci parlano di come i suoi contemporanei la vedevano, per tentare di mettere insieme un’immagine più chiara, quasi come in un identikit.

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Un brindisi al 2012.. con i tè di Jane Austen

In questo primo giorno dell’anno, non potevo esimermi dal formulare nuovamente i miei auguri per questo 2012, cogliendo l’occasione per brindare, come mio solito e come si addice ad una sala da tè, con la mia migliore miscela di tè.
La quale è decisamente austeniana!
Le miscele di tè dedicate a Jane Austen ed ai suoi romanzi sono state una delle scoperte più piacevoli del 2011 appena conclusosi, come abbiamo avuto modo di condividere nel post Il tè di Jane Austen.
Ma ancora più sorprendente è stato leggere tra i commenti di quel post quello dell’ideatrice di questi tè, Ms Julia Matson, proprietaria di Bingley’s Teas, una ragione sociale che è garanzia di comprovata austenianità, perfetto connubio lavorativo di due passioni irresistibili.
Proprio la stessa gentile Julia lo scorso novembre mi ha fatto uno dei regali più graditi dell’anno, una busta arrivata direttamente da Minneapolis (USA) contenente numerosi campioni della sua Jane Austen Tea Series (nella foto, oltre alle bustine dei tè, c’è anche il bel biglietto che le ha accompagnate).
Inutile dirvi che ho assaggiato tutte le miscele di tè e che le mie preferite (e con le quali oggi vorrei festeggiare il 2012),  sono…

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Un dolce Natale a tutti i Janeite!

Oggi, in occasione della festività più amata dell’anno, offro a tutti gli avventori di questa sala da tè i dolci che le mie care amiche Lizzies, LizzyGee (Gabriella) e LizzyP (Miss Claire) hanno preparato con le loro manine fatate.

Si tratta del Barmbrack, un pane dolce all’uvetta della cucina irlandese che appartiene alla tradizione popolare di una festa che potrebbe apparire in contrasto con il Natale, Halloween (ne avevamo parlato in quell’occasione su OldFriends & New Fancies).
Ma in un periodo come questo, in cui ci si raduna nelle cucine per preparare manicaretti da gustare con le persone che amiamo, mi sembra perfetto cogliere l’occasione di questi miei auguri per rendere omaggio alle fatiche culinarie delle mie inseparabili e care compagne di avventure austeniane.
Per di più, uno degli ingredienti di questo pane dolce è… il tè!
Accomodiamoci, dunque, ed assistiamo alla preparazione prima di scambiarci gli auguri…

Ecco, sulla tavola di LizzyP, la frutta secca in ammollo nel tè….
…e l’impasto completo di tutti gli ingredienti pronto per essere lavorato:

Ed ecco la lavorazione dell’impasto, dalle abili mani di LizzyGee:

…ed il dolce pronto, in tutta la sua bontà, sulla tavola di LizzyP:

…e sulla tavola di LizzyGee, con una fetta già pronta per voi:

Non vi resta che servirvi una tazza della mia migliore miscela di tè…

(pazientate, di questo parlaremo prossimamente…)

…e augurarci vicendevolmente un
BUON NATALE
di serenità!

Un grazie di cuore a LizzyGee/Gabriella e LizzyP/MissClaire 
per aver preparato il pane dolce Barmbrack per Un tè con Jane Austen!

Link Utili:
Ricetta del Barmbrack (gentilmente offerta da La Collezionista di Dettagli)