La biografia in forma di diario di viaggio Jane Austen. I luoghi e gli amici, scritta e illustrata da Constance e Ellen Hill nel 1902, è stata pubblicata in italiano il 16 dicembre 2013 da Jo March Agenzia Letteraria in collaborazione con JASIT (Jane Austen Society of Italy) che l’ha scoperta, tradotta e curata per la stampa.
Da quel giorno, periodicamente, noi cofondatori di JASIT ci siamo lasciati ispirare dal viaggio di Constance ed Ellen e abbiamo composto le nostre personali passeggiate nei luoghi da loro descritti, ribattezzandole Due passi per Austenland.
I nostri due passi, ricchi di approfondimenti anche di ordine pratico su come raggiungere e visitare questi luoghi austeniani, si sono conclusi lo scorso 20 giugno ed ora li abbiamo raccolti in un fascicolo gratuito, in formato PDF, con una copertina che è tutta un programma, come sempre opera di un’ispiratissima Petra Zari.
Mi ispirerò ancora una volta a Constance Hill e al suo irresistibile invito che chiude la Prefazione del libro, per inoltrarvi il mio – ben più umile ma, spero, ugualmente coinvolgente…
In questo bel pomeriggio di metà agosto,
vi invito a seguirci per fare insieme a noi
Archivi categoria: Jane Austen Society of Italy (JASIT)
Jane Austen a Londra. Un tour nei luoghi austeniani della capitale inglese
Se state programmando una vacanza nei luoghi austeniani, due mete non devono assolutamente mancare nel vostro itinerario.
La prima è la contea dello Hampshire (facilmente raggiungibile da Londra anche con il treno) perché vi trovate concentrata in poche decine di chilometri l’intera esistenza di Jane Austen: Steventon, il villaggio in cui è nata e cresciuta ed ha dimorato fino ai primi giorni del 1801 (quando, per decisione dei genitori, fu obbligata a trasferirsi a Bath); Chawton, dove Jane visse gli ultimi 8 intensissimi anni della sua vita nel cottage che oggi è il Jane Austen’s House Museum (e nel quale trovate il tavolino sul quale l’autrice ha rivisto o composto i sei romanzi canonici, pubblicandoli proprio in quegli anni); e Winchester, che vide Jane, ormai malatissima, trascorrere gli ultimi due mesi di vita, e la cui splendida cattedrale custodisce i suoi resti mortali in una tomba sempre affollata di visitatori. Link utili in fondo al post.
L’altra meta è proprio la capitale del Regno Unito, Londra, dove le tracce lasciate da Jane sono numerosissime e ancora oggi ben visibili.

Mansfield Park in un’edizione speciale per il Bicentenario
Come ben sappiamo, questo è il mese di Mansfield Park.
Il 9 maggio, infatti, sarà il suo compleanno e quest’anno sarà davvero importante perché compie 200 anni esatti. Prestissimo, torneremo su questo argomento perché sono un’accanita sostenitrice delle ottime occasioni per scoprire o riscoprire, secondo i casi, le opere di Jane Austen, ed i Bicentenari di questi nostri (fortunatissimi) anni sono senza dubbio le migliori.
Oggi, però, vorrei inaugurare il 200° maggio di Mansfield Park con lui, il romanzo, opportunamente vestito a festa.
Si tratta dell’Edizione Speciale Bicentenario pubblicata pochi giorni fa con il patrocinio di JASIT.

Ritrovato il frammento di un manoscritto di Jane Austen
Come reagireste se, aprendo un libro del 1870 – sì, una di quelle ammirate, desiderate e preziose prime edizioni – vi ritrovaste tra le mani un manoscritto di Jane Austen?
Sono sicura che non faticherete a immaginarvi la scena.
Siamo all’inizio di quest’anno, al Jane Austen’s House Museum di Chawton, l’amatissima dimora di Jane, e abbiamo davanti a noi una preziosa prima edizione del Memoir of Jane Austen (Ricordo di Jane Austen) – la “madre di tutte le biografie”, ovvero la raccolta dei ricordi familiari (soprattutto delle nipoti) che il nipote James Edward curò e pubblicò nel 1870, appunto.
I curatori della casa-museo l’hanno appena acquistata per la biblioteca ed ora la apriamo.
Ecco, davanti ai nostri occhi, prendere forma la sorpresa più stupefacente e incredibile: incollato a una lettera di James Edward, c’è un frammento dalla grafia inequivocabilmente inconfondibile…
Per sapere com’è andata e in che cosa consiste questo prezioso, miracoloso ritrovamento austeniano, vi propongo un tè molto speciale che ho servito nella drawing room della Jane Austen Society of Italy qualche settimana fa. Buona lettura!
Ritrovato il frammento
di un manoscritto di Jane Austen
di Silvia Ogier – pubblicato su jasit.it il 14/04/14

Una pronipote di Jane Austen racconta… (da JASIT)
Una pronipote di Jane Austen, Caroline Knight (nella foto) – discendente del fratello Edward Austen, che prese il cognome Knight perché adottato dai ricchi cugini degli Austen, diventando signore di molte proprietà tra cui Godmersham Park, Chawton House
e il vicino Chawton Cottage, amatissima dimora di Jane,
oggi meta di pellegrinaggi di migliaia di Janeites da tutto il mondo – esce allo scoperto e racconta per la prima volta in un’emozionante intervista al quotidiano australiano The Sydney Morning Herald che cosa significa vivere nel ricordo di cotanta Zia.
Ne parla un articolo odierno di JASIT, davvero da non perdere!
Storia di una pronipote di Mara Barbuni, 07/04/2014 jasit.it
Per saperne di più
…su Chawton Cottage e Chawton House, vi ricordo i tè delle cinque dedicati alla casa che Jane Austen amava e dalla quale sono partiti per il mondo tutti i suoi romanzi (ecco perché mi piace chiamarla “l’ombelico del mondo austeniano”): visita a Chawton e al Jane Austen’s House Museum