Come ben sappiamo, questo è il mese di Mansfield Park.
Il 9 maggio, infatti, sarà il suo compleanno e quest’anno sarà davvero importante perché compie 200 anni esatti. Prestissimo, torneremo su questo argomento perché sono un’accanita sostenitrice delle ottime occasioni per scoprire o riscoprire, secondo i casi, le opere di Jane Austen, ed i Bicentenari di questi nostri (fortunatissimi) anni sono senza dubbio le migliori.
Oggi, però, vorrei inaugurare il 200° maggio di Mansfield Park con lui, il romanzo, opportunamente vestito a festa.
Si tratta dell’Edizione Speciale Bicentenario pubblicata pochi giorni fa con il patrocinio di JASIT.
Archivi categoria: Opere di Jane Austen
Orgoglio e Pregiudizio 1940, ovvero: Adorabile Infedele
Quale che sia il vostro giudizio, vi chiedo un caloroso applauso ed un’ovazione per questo film, il primo adattamento cinematografico di Pride and Prejudice (preceduto da uno sceneggiato tv BBC del 1938, andato irrimediabilmente perduto), nonché un grande successo, duraturo, che ha aperto la strada a tutti gli adattamenti successivi.
Troppo spesso, la nostra tv lo trasmette colorato al computer, un vero affronto al suo bianco e nero originale, sfolgorante e variegatissimo. Io me lo gusto sempre in privato, grazie al DVD di cui sono gelosissima e fiera proprietaria. Ed ogni volta guardarlo è fonte di grande divertimento e piacere – ma anche di tenerezza, se penso a quanto ero giovane e del tutto ignara di ciò che avrei scoperto grazie a quelle improbabili crinoline, nella tarda primavera dei miei vent’anni.
Siate pazienti e benevoli, oggi, e lasciate che vi serva il mio tè delle cinque fuori orario e sulla macchina del tempo. Non solo perché l’oggetto delle mie elucubrazioni è un film che ha la stessa età di quei gentili vecchietti che sono i miei genitori ma anche perché in questo caso più che in qualunque altro devo farvi seguire il corso dei miei ricordi personali.
My name is Lizzy Bennet and I like Tea. Il ruolo del tè in Pride & Prejudice.
Binomio inscindibile, quello tra Jane Austen e il tè. Tanto che non riesco a frenare una prevedibile (quanto verissima) parafrasi: è una verità universalmente riconosciuta che nei suoi romanzi, e nelle sue lettere, il tè scorra a fiumi.
Intorno a foglie, infuso, tazze, teiere e tavolini e tutto l’apparato che accompagna questo appuntamento, la vicenda continua a prendere corpo. Tra le spire del vapore lievemente profumato che sale dalla bevanda dorata ecco emergere sguardi e parole e gesti che si mescolano vorticosi come il latte e lo zucchero nelle tazze che, allo stesso modo, vengono scambiate in un tintinnio sfavillante.
Ma quante volte compare il tè in Pride and Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio)? Sì, nel mio Numero Uno tra tutti i romanzi, il mio primo grande amore austeniano, il darling child che non mi stanco mai di frequentare in tutte le sue declinazioni? Di certo è presente in tutti i rinfreschi dati ai balli e nei dopo-pranzo o dopo-cena e in tutte le occasioni sociali che costellano il romanzo ma… Quante volte è esplicitamente citato?
Non ho resistito alla curiosità: ho aperto il testo originale e l’ho cercato. La parola “tea” appare tredici volte.
Sono tutti tè delle cinque? O solo citazioni sfuggenti? C’è sempre Lizzy? E Darcy? In breve: che cosa accade intorno a quei tredici tè di Orgoglio e Pregiudizio?
Andiamo a prenderci questi tè e scopriamolo insieme!
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Gruppo di Lettura del Bicentenario di Mansfield Park. Su Old Friends & New Fancies
Nuovo Anno, Nuovo Bicentenario Austeniano, Nuovo Gruppo di Lettura!
Il più complesso e sfuggente, e forse proprio per questo il più incompreso e spiazzante, dei romanzi austeniani, Mansfield Park, compirà 200 anni in questo nuovissimo 2014, per la precisione il prossimo 9 maggio.
Per celebrare degnamente questa importante ricorrenza, abbiamo pensato di leggerlo insieme organizzando un Gruppo di Lettura nel salotto qui accanto, Old Friends and New Fancies, in compagnia di LizzyGee/Gabriella e di chiunque vorrà partecipare. A partire da domani, 4 gennaio 2013, per 4 settimane.
Personalmente, coglierò l’occasione per rileggerlo e fargli recuperare terreno rispetto agli altri romanzi di Jane Austen, riletti molte, molte più volte (sì, lo ammetto e chiedo umilmente scusa).
E sono molto curiosa di sapere quali delle sue innumerevoli, articolate, sorprendenti sfaccettature emergeranno alla mia attenzione, in un contesto in cui niente e nessuno è ciò che sembra.
Gli echi di Orgoglio e Pregiudizio in Nord e Sud di E.Gaskell
Grazie alla lungimiranza di Jo March Agenzia Letteraria, che lo ha tradotto nel 2011 per la prima volta in italiano, e a quella di laeffe tv che ne sta trasmettendo lo sceneggiato in queste settimane, finalmente tutta l’Italia ha fatto conoscenza con il capolavoro di Elizabeth Gaskell, Nord e Sud.
Personalmente, l’ho incontrato negli anni dell’università, affrontandolo in lingua originale non senza qualche difficoltà (gli operai di Milton usano il northerner, il dialetto del Nord dell’Inghilterra), e l’ho riletto più volte nel corso dei decenni perché non riuscivo a staccarmene.
Impossibile provare a raccontare il motivo di questo attaccamento in poche parole: la scrittura asciutta di E. Gaskell, la sua abilità di inserire il contesto socio-economico in una trama appassionante, la forte caratterizzazione dei personaggi, su cui spiccano un’eroina imperfetta in cui identificarsi, un eroe tenebroso dal cuore sensibile, alcuni comprimari di lusso che conquistano la nostra ammirazione nel giro di poche battute, la storia degli individui che si intreccia con la Storia del mondo, e contrasti personali che diventano il simbolo stesso del contrasto culturale tra opposti apparentemente inconciliabili… Tuffarsi in questa narrazione e restarne folgorati è questione di un attimo, giusto il tempo di arrivare in fondo alla prima pagina!
Sarà che una Janeite vede l’oggetto dalla propria incondizionata ammirazione ovunque, ma fin dalla prima lettura avevo sentito nettamente gli echi di qualcosa che conoscevo e amavo già: non riuscivo a non pensare a quanto certe suggestioni di Nord e Sud riportassero alla mente alcuni aspetti dell’adorato bambino di Jane Austen, Orgoglio e Pregiudizio, pur trattati in modo del tutto originale.