Archivi categoria: Opere di Jane Austen

Che anno il 1995! Jane, miss superstar di cinema e tv

La Repubblica - 22 gugno 199631 dicembre-1° gennaio: periodo di consuntivi e previsioni nonché di… sgomberi! Ed è grazie a questo vortice energetico tra fine e inizio d’anno che ho ritrovato dei vecchi articoli un po’ ingialliti ma ben ripiegati tra le pagine di alcuni libri.
(Parentesi irrefrenabile: uno dei motivi per cui non riesco ancora ad abituarmi all’idea del libro elettronico è che l’oggetto libro è per me un contenitore di appunti, articoli, sottolineature, punti esclamativi, macchie, odori… Ma va bene, troverò il modo di usarlo così anche virtualmente – ma come fare per gli odori e le macchie?…)

Gli articoli che ho trovato riguardano i film Persuasion (in it. Persuasione) di Roger Michell del 1995 e Sense and Sensibility (in it. Ragione e Sentimento) di Ang Lee sempre del 1995.
Che anno quello, vero?, per la nostra zia Jane, superstar del grande e del piccolo schermo! Oltre al leggendario sceneggiato BBC Pride and Prejudice, uscì anche un leggerissimo ma argutissimo film ispirato a Emma, Clueless (in it. Ragazze a Beverly Hills – che razza di traduzione!).
Gli articoli sono tratti da La Repubblica tra febbraio e giugno del 1996, scritti da Irene Bignardi e Maria Pia Fusco. Ho scelto di mostrare all’inizio di questo post quello che più colpisce nel titolo. Ma, aprendo il post, troverete anche gli altri tre.

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L’unico privilegio che reclamo

Questo post nasce dalla visione di un grande film, tra i migliori che siano stati tratti dai romanzi di Jane Austen, quel Persuasion, di Roger Michell, prodotto dalla BBC nel fatidico 1995, un vero anno di grazia per gli adattamenti austeniani.
L’ho rivisto con immenso piacere proprio ieri sera, afferrando d’istinto il DVD dalla mia libreria (o meglio, quella porzione di libreria che ho inevitabilmente ribattezzato “altarino austeniano”).
Chiedo scusa preventivamente a chi leggerà e, soprattutto, a chi scrisse queste righe perché le ho estrapolate dal loro contesto naturale, sforbiciando impunemente la scena di cui fanno parte.
Ma se questa, almeno a mio avviso, è in generale la parte che meglio rappresenta l’opera (ma anche la vita…) di Jane Austen, queste frasi in particolare sono quelle che più di tutte hanno il misterioso, invincibile, inalterato potere di toccare e smuovere le fibre della mia sensibilità.
Ma basta chiacchiere, forse avete già capito di quale scena, anzi, capitolo di Persuasion sto parlando e senza indugi lascio che a parlare ora sia soltanto l’inarrivabile zia Jane, attraverso Anne Elliot, durante una conversazione molto intensa con il Cap. Harville originata dalla domanda retorica di quest’ultimo a proposito della effettiva profondità e conseguente costanza dell’amore nelle donne.

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“Adoro camminare!” Ovvero: la via dell’autodeterminazione

Una giovane cammina tranquilla con passo deciso lungo strade e sentieri, attraversando prati e boschi. Né veloce, né lenta, semplicemente cammina. È evidente che sta andando da qualche parte, che ha un meta precisa, anche se fosse soltanto per ammirare il bel paesaggio, o godere dell’aria frizzante del mattino, o trovare un bel posto dove leggere il libro che non dimentica mai di portare con sé.
Non c’è altra immagine che, nella sua immediatezza, sappia raccontare appieno il carattere fiero ed indipendente di Elizabeth Bennet.
Tant’è vero che è stata scelta come apertura dalle due trasposizioni cinematografiche che amo di più, quella leggendaria della BBC del 1995 e quella acclamata quanto discussa di Joe Wright del 2005.

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Come rendere giustizia a Jane Austen… con un audiolibro!

Mentre spulciavo il sito della casa editrice Naxos per capire com’era stata realizzata la straordinaria raccolta austeniana edita nel 2009 (per tutti i dettagli: link in fondo al post), sono incappata in un bellissimo articolo che fin dal titolo, A sense of Pride: how to do justice to Jane Austen, ha solleticato il mio senso di giustizia verso un’autrice ancora troppo superficialmente incompresa e sempre troppo biecamente sfruttata.
Ma mi ha anche fatto capire perché trovi così piacevole l’ascolto di un audiolibro, che va ben al di là del suo carattere propedeutico all’apprendimento della lingua inglese.Non a caso, proprio nei paesi anglosassoni questo tipo di lettura è sempre stata molto praticata, non solo da chi la offre, cioè attori e case editrici, ma anche da chi la utilizza, cioè i lettori. In Italia sta cominciando a prendere piede negli ultimi tempi.
Che cosa dice l’articolo?
L’ennesima trasposizione filmica o televisiva dei romanzi di Jane Austen o l’ennesimo romanzo derivato ci interessano perché ogni volta speriamo di vedere/leggere una versione che soddisfi la nostra visione della sua opera; e, a loro volta, i realizzatori desiderano esprimere la propria interpretazione.
Un audiolibro è forse diverso? Se sì, in che modo?
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I romanzi di Jane Austen come non li avete mai… sentiti

Questo è il regalino che mi sono concessa per queste festività natalizie: 1 cofanetto in cartone robusto, contenente ben 69 CD con custodia in cartoncino, per un totale di 83 ore di ascolto.
Si tratta dello scrigno che custodisce il tesoro di zia Jane: i suoi sei romanzi completi nonché Lady Susan ed i due incompleti (Sanditon e The Watsons), nella preziosissima edizione in versione audiolibro della casa editrice Naxos, Jane Austen, The complete novels.
I romanzi sono letti nell’originale inglese, in versione integrale, da tre ottime attrici britanniche che hanno compiuto questa impresa titanica: Juliet Stevenson (Mrs Elton in Emma, del 1996, ma anche la madre di Keira Knightley in Sognando Beckham del 1992) a cui vengono affidati 4 dei 6 romanzi (Sense and Sensibility, Emma, Mansfield Park, Northanger Abbey); Emilia Fox (l’indimenticabile Georgiana del Pride and Prejudice del 1995 targato BBC) che legge proprio il beneamato Pride and Prejudice; Anna Bentink (grande professionista della voce recitante per BBC Radio e Naxos), che legge Sanditon e The Watsons. Ad altri tre attori (Harriet Walter, Kim Hicks, Carol Boyd) è infine affidata la lettura del romanzo epistolare Lady Susan.
(In fondo al post, i link per ascoltare qualche brano in anteprima)

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