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Jane Austen. I luoghi e gli amici, di C. Hill, ed. Jo March con JASIT

Recensione sentimentale di un viaggio nel mondo di Jane Austen.
Jane Austen. I luoghi e gli amici di C.Hill, ed. Jo March

Premetto che la mia intenzione originaria era delle migliori: scrivere una recensione vera e propria, basandomi sulla mia esperienza di lettrice, traduttrice e prefatrice di questo libro, che potesse integrare quelle, numerose, già uscite in questi primi nove mesi di vita del libro.
Ma confesso che proprio la ricostruzione di tale esperienza ha finito col trascinarmi in una delle mie solite elucubrazioni, tra ricordi ed emozioni di lettura e di viaggio.
Stavo per aggiungere “proprio come Constance Hill, l’autrice di questa biografia di Jane Austen” ma mi è venuto il dubbio che risultasse un po’ irriverente, nonché presuntuoso, fare un’affermazione simile.
Eppure, non posso fare a meno di dirlo se ripenso a come tutto è iniziato, quando Gabriella Parisi, cofondatrice di JASIT (Jane Austen Society of Italy), ci ha travolti con il suo entusiasmo inducendo me e gli altri componenti dell’associazione (Mara Barbuni, Giuseppe Ierolli e Petra Zari) a leggere questo libro nell’originale inglese, e a quali emozionanti affinità con la mia esperienza di Janeite Teinomane Conversatrice Scribacchina, nonché Viaggiatrice, vi ho trovato.

Per narrarvi di questa curiosa biografia in forma di diario di viaggio, ma anche di come tutti noi di JASIT siamo arrivati alla decisione di tradurlo, vi dirò delle cose che vi ho trovato leggendolo la prima volta. Partendo dall’inizio, come si conviene ad un vero e proprio viaggio.
Seguitemi, con scarpe comode e un thermos pieno di corroborante tè caldo.

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Mansfield Park in un’edizione speciale per il Bicentenario

Come ben sappiamo, questo è il mese di Mansfield Park.
Il 9 maggio, infatti, sarà il suo compleanno e quest’anno sarà davvero importante perché compie 200 anni esatti. Prestissimo, torneremo su questo argomento perché sono un’accanita sostenitrice delle ottime occasioni per scoprire o riscoprire, secondo i casi, le opere di Jane Austen, ed i Bicentenari di questi nostri (fortunatissimi) anni sono senza dubbio le migliori.
Oggi, però, vorrei inaugurare il 200° maggio di Mansfield Park con lui, il romanzo, opportunamente vestito a festa.
Si tratta dell’Edizione Speciale Bicentenario pubblicata pochi giorni fa con il patrocinio di JASIT.

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Orgoglio e Pregiudizio 1940, ovvero: Adorabile Infedele

Quale che sia il vostro giudizio, vi chiedo un caloroso applauso ed un’ovazione per questo film, il primo adattamento cinematografico di Pride and Prejudice (preceduto da uno sceneggiato tv BBC del 1938, andato irrimediabilmente perduto), nonché un grande successo, duraturo, che ha aperto la strada a tutti gli adattamenti successivi.
Troppo spesso, la nostra tv lo trasmette colorato al computer, un vero affronto al suo bianco e nero originale, sfolgorante e variegatissimo. Io me lo gusto sempre in privato, grazie al DVD di cui sono gelosissima e fiera proprietaria. Ed ogni volta guardarlo è fonte di grande divertimento e piacere – ma anche di tenerezza, se penso a quanto ero giovane e del tutto ignara di ciò che avrei scoperto grazie a quelle improbabili crinoline, nella tarda primavera dei miei vent’anni.

Siate pazienti e benevoli, oggi, e lasciate che vi serva il mio tè delle cinque fuori orario e sulla macchina del tempo. Non solo perché l’oggetto delle mie elucubrazioni è un film che ha la stessa età di quei gentili vecchietti che sono i miei genitori ma anche perché in questo caso più che in qualunque altro devo farvi seguire il corso dei miei ricordi personali.

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Austenland, un’insipida fanfiction sul fanatismo austeniano.
Dal libro allo schermo (Alla ricerca di Jane) il risultato cambia?

AustenlandNon vado per il sottile quando un derivato austeniano mi delude, soprattutto se si tratta di un’ottima occasione sprecata malamente.
Chi frequenta questa sala da tè sa che è già capitato, per di più con alcuni grandi successi come Pride and Prejudice and Zombies (Orgoglio e Pregiudizio e Zombie) o The Jane Austen Book Club (Il Club di Jane Austen) – il libro, non il film.
Nel primo caso, siamo ancora in attesa di un adattamento cinematografico: è stato annunciato più volte nel corso degli anni e ogni volta con un regista, uno sceneggiatore, degli attori diversi – tanto che ormai ho smesso di sperare che una versione per il grande schermo possa riscattare un’operazione editoriale molto discutibile.
Nel secondo caso, il film tratto dal romanzo nel 2007 ha effettivamente migliorato un libro con pochi pregi e molti difetti, nonostante le ottime intenzioni dichiarate dal titolo e alcuni sprazzi di originalità sparsi qua e là nelle pagine.
Con Austenland, il romanzo di Shannon Hale del 2007, mi sono sentita di nuovo in questa situazione imbarazzante.. di quelle che solo un’intera teiera fumante può aiutare ad affrontare.

L’occasione per parlare oggi di questo libro è l’uscita italiana del film che ne è stato tratto, che qui da noi ha un titolo diverso dall’originale, Alla ricerca di Jane.
(Detto tra noi, fatico a capire perché il titolo originale del film, identico a quello del libro, Austenland, perfettamente evocativo e, di conseguenza, parlante a tutti e non solo ai Janeite, sia stato mutato in un ben più scialbo, anonimo Alla ricerca di Jane. Misteri del marketing cinematografico italiano.)

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Il Diario di Mr Darcy di Amanda Grange esce domani per TEA Tre60 Ne parliamo con la sua traduttrice, Gabriella Parisi

L’anno del Bicentenario di Pride and Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) non finisce di farci belle sorprese.
Questa volta, a rendere felice la folta schiera di Janeite d’Italia è la casa editrice TEA, con il marchio Tre60 (che pubblica novità assolute di autori italiani e stranieri a prezzi economici).
Domani 17 ottobre, esce in edizione italiana uno dei derivati austeniani più belli che mi sia capitato di leggere: Il Diario di Mr Darcy di Amanda Grange.
Ho un ulteriore motivo per esserne contenta perché ho l’onore e il piacere di conoscere assai bene colei che lo ha tradotto, Gabriella Parisi, la carissima LizzyGee con cui condivido (in un trio consolidato, le Lizzies, che formiamo con Petra Zari, LizzyP)  il grande amore per Jane Austen e, in particolare, per il vasto e variegato universo dei derivati da Jane Austen.
È proprio con Gabriella, persona decisamente informata dei fatti, nonché vulcanica ed indispensabile compagna di avventure austeniane, e preziosa padrona di casa del salotto qui a fianco, il blog Old Friends and New Fancies (dedicato proprio ai derivati), che desidero condividere questo tè delle cinque fuori dall’ordinario per parlare di questa nuova, entusiasmante uscita.
E nel cominciare questa chiacchierata, vi invito ufficialmente al Gruppo di Lettura di Il Diario di Mr Darcy che si terrà in questa sala da tè a partire dal prossimo 15 novembre. Ma di questo parleremo più diffusamente la prossima settimana.
LIZZYS-SYLVIA66 – Bene, cominciamo questa intervista in forma di chiacchierata all’Esimia Traduttrice di questa novità editoriale…
GABRIELLA-LIZZYGEE – Innanzi tutto ti prego di non chiamarmi Esimia Traduttrice: lo so che lo fai per gioco e affettuosamente, LizzyS, ma qualcuno potrebbe pensare chissà cosa, invece io ho tradotto questo romanzo da Janeite più o meno esperta e nient’altro.
LIZZYS-SYLVIA66 – Come desideri, cara Amica e Ospite. Ricomincio…

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