Con le amiche Lizzies di OldFriends&NewFancies, abbiamo letto questo diario come primo di una lunga serie di derivati da Sense & Sensibility (Ragione e Sentimento) in questo anno del Bicentenario.
Avevo già letto Mr. Darcy’s Diary ed ero rimasta piacevolmente colpita anche se non del tutto entusiasta. Questa seconda lettura ha sciolto le mie riserve…
Chi è l’autrice?
Amanda Grange è nata nello Yorkshire (un luogo, un destino…) ed ha passato gli anni dell’adolescenza a leggere Jane Austen e Georgette Heyer. Al suo attivo, troviamo una quantità di romanzi a tema austeniano. Sul suo sito personale, è possibile vedere in quanti libri si è riversato il suo amore per Jane Austen ed in particolare per Pride and Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio).
Tra i suoi scritti, ci sono i diari di quasi tutti i protagonisti maschili delle opere di Jane Austen e un Mr Darcy Vampyre, pubblicato in traduzione italiana da Tea nel 2010 (che, in tutta sincerità, trovo decisamente meno riuscito dei Diari).
La mia esperienza di lettura
“It does me good to know there are men such as youself in the world, else I might be in danger of losing faith.”
Marianne al Col. Brandon, Colonel Brandon’s Diary, pag. 222.
Comincio citando una frase che Mrs. Grange affida a Marianne, rivolta al protagonista di questo Diary. La trovo un ottimo riassunto di quanto emerge da questa lettura.
E’ il secondo diario di Amanda Grange che leggo. Il primo è stato quello di Mr Darcy: sì, bel libro, una bella idea e molto ben realizzata, di certo una delle poche cose piacevoli nel variegato panorama dei derivati austeniani, ma non ne ero particolarmente entusiasta (come detto nel post Variazioni sul tema Mr. Darcy: il vampiro scrive un diario – 2).
Non sapevo che cosa aspettarmi da questo diario, dedicato ad un altro pezzo da 90 del mondo maschile austeniano, il Col. Brandon. Temevo la ripetitività del modello romanzesco.
Invece…