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Luogo austeniano

Ritrovato il frammento di un manoscritto di Jane Austen

Come reagireste se, aprendo un libro del 1870 – sì, una di quelle ammirate, desiderate e preziose prime edizioni – vi ritrovaste tra le mani un manoscritto di Jane Austen?
Sono sicura che non faticherete a immaginarvi la scena.

Siamo all’inizio di quest’anno, al Jane Austen’s House Museum di Chawton, l’amatissima dimora di Jane, e abbiamo davanti a noi una preziosa prima edizione del Memoir of Jane Austen (Ricordo di Jane Austen) – la “madre di tutte le biografie”, ovvero la raccolta dei ricordi familiari (soprattutto delle nipoti) che il nipote James Edward curò e pubblicò nel 1870, appunto.
I curatori della casa-museo l’hanno appena acquistata per la biblioteca ed ora la apriamo.

Ecco, davanti ai nostri occhi, prendere forma la sorpresa più stupefacente e incredibile: incollato a una lettera di James Edward, c’è un frammento dalla grafia inequivocabilmente inconfondibile…

Per sapere com’è andata e in che cosa consiste questo prezioso, miracoloso ritrovamento austeniano, vi propongo un tè molto speciale che ho servito nella drawing room della Jane Austen Society of Italy qualche settimana fa. Buona lettura!

Ritrovato il frammento 
di un manoscritto di Jane Austen
di Silvia Ogier – pubblicato su jasit.it il 14/04/14

Una pronipote di Jane Austen racconta… (da JASIT)

Una pronipote di Jane Austen, Caroline Knight (nella foto) – discendente del fratello Edward Austen, che prese il cognome Knight perché adottato dai ricchi cugini degli Austen, diventando signore di molte proprietà tra cui Godmersham Park, Chawton House

Chawton House

e il vicino Chawton Cottage, amatissima dimora di Jane,

Chawton Cottage, oggi Jane Austen’s House Museum

 

oggi meta di pellegrinaggi di migliaia di Janeites da tutto il mondo – esce allo scoperto e racconta per la prima volta in un’emozionante intervista al quotidiano australiano The Sydney Morning Herald che cosa significa vivere nel ricordo di cotanta Zia.
Ne parla un articolo odierno di JASIT, davvero da non perdere!

Storia di una pronipote di Mara Barbuni, 07/04/2014 jasit.it

Per saperne di più
…su Chawton Cottage e Chawton House, vi ricordo i tè delle cinque dedicati alla casa che Jane Austen amava e dalla quale sono partiti per il mondo tutti i suoi romanzi (ecco perché mi piace chiamarla “l’ombelico del mondo austeniano”): visita a Chawton e al Jane Austen’s House Museum

Jane Austen musa ispiratrice di Elizabeth Gaskell, al di là di Nord e Sud?

Elizabeth Gaskell

Elizabeth Gaskell

 

Siete sempre più innamorati di Elizabeth Gaskell e del suo Nord e Sud? Vi ha appassionato la riflessione di Gabriella Parisi sulle analogie tra questo romanzo e Orgoglio e Pregiudizio? Oggi vi invito a leggere un’altra interessante riflessione che Mara Barbuni compie sui punti di contatto tra le due autrici. Ecco un estratto:

Nonostante le diversità, molti lettori hanno scorto un importante legame fra le opere di Gaskell e Austen, non solo riguardo ai contenuti (come per Orgoglio e pregiudizio e Nord e sud, simili già a partire dalla dicotomia del titolo), ma anche in merito alla scelta di uno schema letterario che è diventato il marchio di fabbrica di larga parte della cultura inglese. Sto parlando del modello del “villaggio”.

Chi ha letto Cranford, ha già colto lo spirito di questa riflessione. Che si sofferma anche su alcune curiose analogie biografiche…

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Alle quali aggiungo questa nota: Elizabeth Gaskell trascorse i suoi ultimi giorni a Alton, nello Hampshire, amatissima contea natia di Jane Austen, a pochi chilometri da quel Chawton Cottage che ne vide rinascere il genio creativo. Il fascino di queste coincidenze significative è pieno di suggestioni…

Il microcosmo austeniano come modello narrativo
di Mara Barbuni
sul sito di JASIT

A casa di Jane Austen, a Chawton – Guida per viaggiatori austeniani

Grazie all’esperienza di quasi un anno fa a Chawton (che ho prontamente raccontato in ben quattro tè delle cinque in questo blog), e a seguito di molte richieste di consigli su come arrivarci, oggi vi invito ad andare a prendere un tè direttamente a casa di dear Aunt Jane, nel famoso cottage nel suo adorato Hampshire, a circa un’ora e mezza di treno dalla stazione Victoria di Londra.
Per JASIT (The Jane Austen Society of Italy) ho scritto una breve ma dettagliata guida su
Come visitare la casa di Jane Austen a Chawton
completa di link a pagine ricche di informazioni, tra cui l’indispensabile mappa del Jane Austen Trail per una passeggiata sulle orme di Jane Austen.
Spero possa essere utile a chiunque desideri visitare quello che non esito a considerare il luogo più importante tra tutti i luoghi austeniani, la casa in cui Jane visse gli ultimi intensissimi anni della sua breve vita, ritrovò la voglia di scrivere e dalla quale uscirono i capolavori che abbiamo imparato ad amare.
E’ una visita da fare almeno una volta nella vita, immancabile nel curriculum di ogni Janeite.
Buon viaggio a tutti i Janeite!

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“Oggi sento che devo scriverti.” Jane annuncia a Cassandra la pubblicazione di Pride & Prejudice

morning_chronicle_28-gen-1813_04Quando arriva questo giorno, ogni anno, non posso fare a meno di ripensare alle circostanze che Jane stessa racconta all’amata sorella Cassandra in una delle sue memorabili, brillantissime, baldanzose lettere, scritta il 29 gennaio 1813 esattamente il giorno dopo la fatidica pubblicazione di Pride & Prejudice.
Sì, finalmente il nuovo romanzo di Jane è pubblicato!
L’annuncio che indica l’uscita di Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio), By a LadyThe Author of Sense & Sensibility (Autore di Ragione e Sentimento), in tre volumi, per 18 scellini, appare oggi, 28 gennaio 1813, nei giornali londinesi The Morning Chronicle (nella rubrica “Books Published This Day”, Libri pubblicati oggi)

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La pagina in cui compare l’annuncio (il quarto nella colonna di sinistra) e da cui sono tratti i particolari dell’immagine in testa a questo articolo

The Morning Post, dove l’annuncio si trova in seconda pagina, ed è  il secondo, nella terza colonna.

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(per le immagini dei due giornali, ringrazio sentitamente Giuseppe Ierolli)

Non provo nemmeno ad immaginare il suo stato d’animo.
Ma per farmi un’idea dei suoi pensieri, delle sue emozioni, mescolate ai gesti ed alle attività della sua vita quotidiana di quei giorni, ogni anno rileggo la lettera a Cassandra del 29 gennaio che contiene il racconto di quanto avviene in questi due giorni. E mi sembra di vederla…

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