..tra cui il mio, insieme a quello di una quantità imprecisata, ma di sicuro enorme, di spettatrici e spettatori in giro per il mondo.
Ormai conoscete, tutte e tutti in ogni angolo del globo, un paio di dettagli fondamentali su questa serie, Sanditon, prodotta dalla rete britannica ITV e dalla statunitense PBS, uscita nell’agosto del 2019 e molto discussa fin dalla prima puntata. Perciò anche se non l’avete vista, so che non commetterò alcun Grave Reato da Spoiler parlandovene con assoluta & affranta sincerità.
Molto probabilmente, infatti, sapete già [SE NON CONOSCETE IL FINALE DI STAGIONE, SALTATE AL PUNTO SUCCESSIVO: “All’inizio del 2020”] che questa serie è così drammatica da non avere un lieto fine, né per i due protagonisti (e un paio di altri personaggi) né per la serie in sé e per sé, che resta inopinatamente priva di seconda stagione.
All’inizio del 2020, il popolo del web ha lanciato una campagna, #SaveSanditon, per convincere ITV e PBS, a tornare sui loro passi e produrre la seconda stagione ma finora nessuna nuova (quindi, in questo caso, pessima nuova). Ma non è questo il giorno per muovere la protesta, anche se prometto che tornerò presto su questo punto dolente perché, oltre ad interessarmi in quanto Spettatrice Sedotta & Abbandonata, è anche un’interessante testimonianza di quanto Jane Austen sia oggi, nel 2020, un potentissimo fenomeno culturale di massa.
Oggi con il mio tè delle cinque voglio portarvi sulle coste del Sussex in compagnia della brillante Charlotte Heywood e del fascinoso Sidney Parker, per raccontare questa splendida (sì, splendida!) serie tv che, malgrado una ridottissima, se non quasi nulla, distribuzione nelle reti tv/web del mondo, non smette di conquistare i cuori ed agitare le acque profonde e infinite del Grande Mare di Internet.
Allacciate ben stretti i vostri copricapi e mantelli, rifornitevi di molti fazzoletti e altri generi di conforto, e preparatevi a restare appassionatamente in balia delle onde e del vento sulla riviera di Sanditon, dove un suono soltanto sembrerà riempire l’aria intorno a voi: quello dei cuori infranti.