Dopo l’afternoon tea al fresco della scorsa settimana, ricco di novità e stimoli libreschi con il nuovo programma 2015-6 del Jane Austen Book Club di Biblioteca Salaborsa e JASIT, vi invito ad un altro tè estivo per farvi gustare le delizie austeniane presenti in uno scrigno ricco di gioielli culturali alla portata di tutti: Media Library OnLine (MLOL), la biblioteca digitale italiana che “offre l’accesso da remoto a quotidiani italiani e stranieri, ebook, audiolibri, musica, video, banche dati e altro ancora”.
Mi sono iscritta a questa bibloteca digitale qualche mese fa e, con il tempo e le diverse esigenze di approfondimento e lettura, ho scoperto che Jane Austen come chiave di ricerca riserva graditissime sorprese in ogni campo.
Servitevi di tè freddo in abbondanza e partiamo alla scoperta di questi preziosi ritrovamenti.
(in fondo al post, le istruzioni per l’accesso)
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Non leggete questo libro. Meglio: dimenticate che esiste. Ecco perché.. Recensione di Orgoglio e Pregiudizio e Zombie
Avevo promesso a me stessa che mai avrei parlato di questo libro nei miei tè con Jane Austen. Non volevo dargli ulteriore visibilità, ne ha già fin troppa grazie al sapiente lavoro dell’uff. marketing della casa editrice.
Mi sono decisa a farlo solo perché voglio impedire che altre persone, in assoluta buona fede come me, cadano nella trappola della bieca industria editoriale austeniana. O almeno, vorrei che la loro scelta fosse fatta con cognizione di causa.
Sedetevi comodi e servitevi più volte di tè e biscotti (se non siete deboli di stomaco)…
Intorno al Ferragosto del 2010, mentre mi aggiravo nella mia libreria di fiducia semi-deserta, ho adocchiato questa copertina, decisamente furbetta, con una gentile signorina in perfetto stile Regency ma… sbrindellata e sanguinolenta. Orgoglio e pregiudizio e zombie. Ma certo, ne avevo già sentito parlare. Non solo io, a quanto pare, visto che la fascetta di copertina ricordava che aveva già venduto un milione di copie.
Sì, il nome dell’autore accanto a quello di Jane Austen mi sembrava un azzardo al limite dell’arroganza, però… Non amo il genere (anche se in gioventù non mi sono sottratta alla visione della Notte dei morti viventi del maestro Romero) ma l’idea di reimpastare O&P in salsa zombie mi restituiva una sensazione di puro divertimento, tanto le due cose sono distanti l’una dall’altra!
Pensandoci bene, la contaminazione dei generi non mi sembrava fuori luogo. In fondo, qual è il genere romanzesco che divertiva tanto Jane Austen, talmente tanto da farne una parodia in Northanger Abbey? Il gotico. Dal quale hanno avuto origine altri generi, tra cui quello dell’orrore. Insomma, un senso austeniano c’era. Inoltre, mi pareva che i due protagonisti si prestassero perfettamente ad una trama oscura – la battagliera Elizabeth ed il misterioso Darcy – e che le altre figure potessero essere trasformate e piegate alle ragioni della letteratura di questo genere… E sia! Lo comprai. E lo lessi.
Ecco ora il racconto della mia deludente esperienza. E le ragioni di un’impietosa stroncatura.