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Romanzo di Jane Austen

Il nome mio nessun saprà!

04_janeausten_watercolour_cassamdraPrendo in prestito un verso della famosa aria Nessun Dorma, dall’opera Turandot del grande maestro Giacomo Puccini, per ricordare un aspetto oggi poco conosciuto tra i lettori e le lettrici di Jane Austen.
Ella non volle mai rendere noto il proprio nome come autrice ed i suoi libri furono pubblicati anonimi.
Le motivazioni credo derivino da una mescolanza tra, da un lato, la naturale riservatezza ed umiltà dell’autrice stessa e, dall’altro, la convenzione sociale tristemente consolidata che di fatto impediva alle donne di pubblicare ufficialmente a proprio nome.

…Basti pensare che la stessa Frances “Fanny” Burney pubblicò il suo primo romanzo anonimo e, solo dopo che la sua identità fu scoperta e diffusa riscontrando grande successo, pubblicò con il proprio nome.
I romanzi di Ann Radcliffe uscirono quando era già sposata – forse l’avere un marito fosse considerata una sorta di garanzia di solidità anche editoriale?… E del resto, qualche decennio più tardi, anche le sorelle Bronte pubblicarono i loro scritti con degli pseudonimi…

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Jane e le sue “creature”, dopo la parola fine (1)

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Il leggendario tavolino sul quale Jane Austen era solita scrivere, nella dining room di Chawton (Hampshire)

Per creature intendo, ovviamente, i personaggi che la fervida e brillantissima mente di Jane Austen ha partorito, regalando al mondo e all’eternità dei tipi psicologici e sociali di altissimo valore universale.

Dalla biografia pubblicata nel 1870 dal nipote James Edward Austen-Leigh, Memoir of Jane Austen (Ricordo di Jane Austen), e dalle lettere della stessa Jane sopravvissute al rogo censorio di Cassandra, oggi abbiamo molte notizie (per quanto non riusciremo mai a trovarle sufficienti!) sui fatti privati che hanno accompagnato la genesi delle sue opere letterarie.

La più curiosa e toccante per me è quella riguardante il rapporto tra Jane ed i romanzi che scriveva, ma soprattutto con i suoi personaggidei quali aveva immaginato la vita anche dopo le vicende narrate ai lettori. Si può dire che vivesse con i suoi personaggi, ogni giorno, dal momento in cui li creava con la sua penna: ne parlava alla sorella Cassandra, ai nipoti, a chiunque le facesse domande sui romanzi.

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I misteri di Udolpho: alle radici del Romanzo Gotico (e di Northanger Abbey)

Ann Radcliffe, I misteri di Udolpho, ed. BURQuesto è  il romanzo gotico che la famiglia Austen, come tutti i suoi contemporanei, non mancò di leggere quando venne pubblicato, divertendosi assai grazie ad uno sguardo sempre disincantato su questo mondo fantasmagorico e paranormale, decisamente sopra le righe.
La giovanissima Jane, a soli 17 anni, già dotata di notevole spirito di osservazione e , cominciò a scriverne addirittura la parodia: il delizioso, ironico, divertente e solare Northanger Abbey (L’Abbazia di Northanger) nasce così, dall’ombroso, soffocante, rutilante e melodrammatico Udolpho.
Per chi ama Jane Austen, è impossibile resistere alla tentazione di leggerlo.

La sua importanza nella letteratura e, più ampiamente, nella cultura e società dell’epoca è fondamentale. Questo è il romanzo che potremmo definire il “manuale” del romanzo gotico. Fin dalla sua pubblicazione nel 1794, conobbe un grandissimo successo ed è ancora oggi considerato il capolavoro della sua autrice, quella Mrs Ann Radcliffe che nella propria vita non conobbe mai avventura alcuna ma che riuscì, donna scrittrice in un mondo ferocemente maschile, ad ottenere il pieno riconoscimento del mondo letterario.
Il romanzo gotico era nato alcuni decenni prima, nel 1764, con The Castle of Otranto (Il castello d’Otranto) di Horace Walpole  ma è con Ann Radcliffe che conosce la sua consacrazione a genere letterario, dando vita a  sua volta a tanti generi affini fortunatissimi ancora oggi (ad esempio, l’horror).

In questo tè delle cinque, ci addentriamo in profondità in questo romanzo capostipite del genere gotico che tanta influenza ebbe su una giovanissima avida lettrice nonché aspirante scrittrice come Jane. Preparatevi – con molte tazze di tè confortante – ad una passeggiata nei sotterranei più oscuri e sulle torri più alte, a viaggi rocamboleschi ed incontri inquietanti, ad avventure colpi di scena al seguito dell’eroina di questa storia.

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La collezione austeniana di ITV

ITV (acronimo di Independent Television) è la più grande rete televisiva commerciale privata del Regno Unito ed è il migliore concorrente dell’inarrivabile BBC (la tv pubblica che tutti sogniamo). Anche ITV produce serie televisive di grande successo, come l’Ispettore Barnaby e Cadfael (nota del 2015: e, più recentemente, Downton Abbey). Ma, soprattutto, nel corso degli ultimi anni ha prodotto adattamenti televisivi dei romanzi di Jane Austen con risultati in alcuni casi eccellenti, spesso grazie alla collaborazione con professionisti di sicuro valore e ben collaudati come Sua Maestà Andrew Davies, l’ormai leggendario sceneggiatore di Pride and Prejudice della BBC del 1995, solo per fare un esempio.
La collezione comprende quattro adattamenti: Emma del 1996 + Northanger Abbey, Mansfield Park e Persuasion tutti del 2007. Proprio quell’anno, infatti, ITV fece un notevole sforzo produttivo e realizzò ed infine trasmise, tra marzo ed aprile, una vera e propria Jane Austen Season, il cui filmato pubblicitario è di per sé un piccolo capolavoro:

Testo della voce fuori campo:

EN – There is an honesty behind a glance, a meaning behind a touch, and faith cried with a tear. Lies behind a price, importance in a whim, and deceit sealed with a kiss. There is hope behind a gesture, value in a token. An unspoken love delivered with a smile
ITA – C’è un’onestà dietro uno sguardo, un significato dietro un tocco, e fede gridata in una lacrima. Bugie dietro un prezzo, importanza in un capriccio, e inganno suggellato con un bacio. C’è speranza dietro un gesto, valore in un pegno. Un amore taciuto rivelato da un sorriso.

Tutti questi adattamenti, mai arrivati sulle nostre reti televisive (tranne uno, e una volta soltanto, molto tempo fa), sono disponibili in DVD. Ecco di che cosa si tratta.

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I romanzi di Jane Austen come non li avete mai… sentiti

Questo è il regalino che mi sono concessa per queste festività natalizie: 1 cofanetto in cartone robusto, contenente ben 69 CD con custodia in cartoncino, per un totale di 83 ore di ascolto.
Si tratta dello scrigno che custodisce il tesoro di zia Jane: i suoi sei romanzi completi nonché Lady Susan ed i due incompleti (Sanditon e The Watsons), nella preziosissima edizione in versione audiolibro della casa editrice Naxos, Jane Austen, The complete novels.
I romanzi sono letti nell’originale inglese, in versione integrale, da tre ottime attrici britanniche che hanno compiuto questa impresa titanica: Juliet Stevenson (Mrs Elton in Emma, del 1996, ma anche la madre di Keira Knightley in Sognando Beckham del 1992) a cui vengono affidati 4 dei 6 romanzi (Sense and Sensibility, Emma, Mansfield Park, Northanger Abbey); Emilia Fox (l’indimenticabile Georgiana del Pride and Prejudice del 1995 targato BBC) che legge proprio il beneamato Pride and Prejudice; Anna Bentink (grande professionista della voce recitante per BBC Radio e Naxos), che legge Sanditon e The Watsons. Ad altri tre attori (Harriet Walter, Kim Hicks, Carol Boyd) è infine affidata la lettura del romanzo epistolare Lady Susan.
(In fondo al post, i link per ascoltare qualche brano in anteprima)

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