Siamo nella carrozza che sta riportando Lizzy e gli zii Gardiner alla loro locanda a Lambton, dopo una memorabile visita a Pemberley – che apre questa Quarta Tappa, e la cui scoperta è un piacere tale che mi asterrò dall’anticipare qualunque commento in questa introduzione, preferendo andare fino a qualche capitolo dopo…
Zia e nipote stanno chiacchierando diffusamente di tutto e di tutti coloro che hanno incontrato, come si conviene – “tranne che di lui”… Lui, intanto, nella sua Pemberley, ha appena ridotto ai minimi termini l’ennesimo attacco che quella iena da salotto di Caroline Bingley ha condotto assai maldestramente contro Lizzy.
A questo punto della vicenda, siamo già catturati dall’evidenza: le incomprensioni sono risolte, i pregiudizi e gli orgogli svaniti, la crescita interiore che i due ex antagonisti stanno percorrendo individualmente li porta sempre più vicini. Ma li aspetta un’ultima prova…
Le lettere hanno un ruolo fondamentale nella narrazione, possono introdurre personaggi o svelare retroscena e caratteri. Ora, al cap. 46 di questa tappa, ben due lettere inviate da Jane attendono Lizzy a Lambton. Andiamo subito a leggere come, dopo i paradisiaci capitoli dedicati alla scoperta di Pemberley e delle bellezze che contiene, queste due lettere, apparentemente insignificanti, possono adombrare la vacanza di Lizzy! E diamo il via alla Quarta ed ultima Tappa!
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My name is LizzyS and I am LBD-addicted! Ovvero: Pride & Prejudice nella Rete con The Lizzie Bennet Diaries
Premessa – Questo è “l’invito” alla recensione che ho scritto nel bel mezzo della messa in onda di questa serie, nel mese di gennaio 2013, esattamente dopo la pausa natalizia, sulla soglia di Pemberley… A una settimana dalla fine della serie, qualche mese dopo, ho scritto una recensione conclusiva – e, se possibile, ancora più entusiasta. Diciamo: entusiasta in modo definitivo! In fondo al post, dunque, troverete il testo completo della recensione oggetto di questo post e il link anche alla recensione finale. Buona lettura!
Oggi, vi invito ad un tè mattutino specialissimo, nel salotto qui accanto, Old Friends & New Fancies, insieme alle mie care amiche LizzyGee (Gabriella) e LizzyP (Petra/Miss Claire), per raccontarvi la mia esperienza di entusiasta spettatrice della nuovissima, modernissima, azzeccatissima web series The Lizzie Bennet Diaries, che sto seguendo fedelmente ed appassionatamente da alcuni mesi.
Questo adattamento del romanzo di Jane Austen a quanto di più moderno ci sia, la Rete ed i Social Media, perfettamente riuscito e ormai diventato un fenomeno mondiale, dimostra alla grande quanto quest’opera sia attuale – no, meglio: travalichi i limiti del tempo e dello spazio e conservi tutta la sua forza ed il suo fascino persino nel mondo virtuale!
Praticamente, il miglior modo per omaggiare Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) e la sua geniale Autrice, Jane Austen, in questo anno del Bicentenario.
[…Ma sul serio quest’opera ha 200 anni?… Noooo! Ma se è in pieno svolgimento proprio adesso, su YouTube!… 😉 ]
Venite, vi faccio strada.… Mie Lizzies, è permesso?…
La prima dichiarazione letta da Matthew Mac Fadyen
Matthew Mac Fadyen ha prestato al Mr. Darcy di Joe Wright, nel film Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) del 2005, non solo il suo bell’aspetto e la sua bravura di attore ma anche la sua indimenticabile, bellissima, impareggiabile voce.
Da quando guardai questo film per la prima volta in versione originale, non ho più avuto alcun dubbio: da quel momento, nella mia mente (e nei miei sogni) ogni singola parola pronunciata da Mr. Darcy ha sempre questo suono. Per me, la voce di Matthew Mac Fadyen è, senza dubbio, la voce di Mr. Darcy.
Nel 2010, grazie alla famosa radio britannica Classic FM, Matthew ha regalato a noi tutti la possibilità di ascoltare la sua voce leggere proprio Pride & Prejudice, anche se solo limitatamente all’intensissima scena della prima dichiarazione di Darcy ad Elizabeth, a Hunsford.
Anche se preferisco che Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio) sia letto da una voce femminile, devo ammettere che questo assaggio mi lascia sempre il vivo desiderio di ascoltare l’intero romanzo letto da questo attore.
Per chi non ha mai audioletto un libro, o per chi non ha mai osato affrontare la lettura di questo romanzo in originale, o per chi semplicemente ha voglia di sentire questa fatidica prima dichiarazione di matrimonio letta dalla viva voce di Mr. Darcy, ecco l’occasione giusta in questo mese del Bicentenario.
Gruppo di Lettura Pride & Prejudice Bicentenary – Tappa 3
Il terzo tè delle cinque dedicato alla (ri)lettura di Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio), ci riporta a Rosings e alla vicina canonica di Hunsford dove un Mr. Collins agitatissimo ha passato un’intera mattinata di passione in attesa di vedere profilarsi all’orizzonte due gentiluomini illustri in visita alla sua mai troppo adulata patronessa, Lady Catherine de Bourgh.
L’ennesimo colpo di scena di questo romanzo vorticoso come i balli di cui ci racconta è, infatti, l’arrivo di Mr. Darcy e del Colonnello Fitzwilliam in visita alla zia. Ma le sorprese non sono certo finite…
Come resistere al ritmo incalzante della narrazione, con questo ritorno in scena di Mr. Darcy dopo la lunga pausa invernale? Si incominci subito la Terza Tappa!
Mr Darcy’s Diary di Amanda Grange Il Gruppo di Lettura parallelo su OF&NF
Ad accompagnarci nella lettura (in molti casi: rilettura) di Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio), è iniziato sabato 5 gennaio il Gruppo di Lettura parallelo che il “salotto accanto”, cioè il blog gemello Old Friends & New Fancies (OF&NF), dedica a Mr. Darcy’s Diary, di Amanda Grange, per festeggiare anche con le “new fancies” questo importante Bicentenario.
Vi invito a non perdere l’occasione di seguire la vicenda del capolavoro di Jane Austen attraverso gli occhi di Mr. Darcy in un’esperienza piacevolissima di lettura “con testo a fronte”: Gruppo di Lettura Mr. Darcy’s Diary di Amanda Grange su Old Friends & New Fancies
Il testo è, manco a dirlo, in inglese (ma un inglese scorrevolissimo, abbordabile anche da chi ha poca esperienza con letture in questa bella lingua). A margine di questa considerazione, non posso fare a meno di rammaricarmi di due fatti.
Il primo: di Amanda Grange, finora, è stato tradotto in italiano il suo romanzo meno significativo e peggio riuscito, Mr. Darcy, Vampyre.
Il secondo: il Diary è invece già stato prontamente tradotto in francese, lo scorso novembre.
Non posso fare a meno, dunque, neppure di lanciare un appello alla casa editrice di Mrs. Grange in Italia, TEA, affinché possa tradurre quanto prima i suoi riuscitissimi Diaries (uno per ogni protagonista maschile dei romanzi), a cominciare ovviamente da questo.