Benvenute/i nella Veranda di Mrs Gaskell!
Questo post è dedicato alla recensione del romanzo Ruth, oggetto di un Gruppo di Lettura su Anobii, conclusosi lo scorso 22/07/11. Per l’introduzione all’autrice, alla novità editoriale italiana, i commenti scritti durante lo svolgimento del GdL, che riportano le riflessioni emerse ad ogni tappa, vi invito a leggere il post Ruth di Elizabeth Gaskell – i commenti.
Se anche tu lo stai leggendo, lo hai già letto, prevedi di leggerlo, non esitare a consultarli o, ancora meglio, a lasciare il TUO commento qui o in uno degli altri post.
Ed ora, servitevi di tè e biscotti in quantità: Ruth richiede generi di conforto…
Che cosa aspettarsi da questo romanzo?
Chi ha già letto altre opere di questa autrice potrebbe essere portato a pensare a qualcosa che assomigli più al romanzo sociale North and South che ai romanzi più ricchi di commedia e ironia come Cranford, Wives and Daughters (Mogli e figlie) o Cousin Phillis (La cugina Phillis). Del resto, la data di pubblicazione (1853), tra Cranford e North and South, sembra indicare un cammino evolutivo.
In realtà, qui Elizabeth Gaskell sembra uscire dal tracciato perché siamo ben oltre il confine drammatico ma infine consolatorio di North and South.
Nell’edizione OUP che ho letto come testo a fronte di questa edizione italiana, Ruth è definito a novel-with-a-purpose with a vengeance, cioè un romanzo di denuncia ma con un intento vendicativo. Ecco com’è nato.