Gli echi di Orgoglio e Pregiudizio in Nord e Sud di E.Gaskell

Nord e Sud - Orgoglio e Pregiudizio

Grazie alla lungimiranza di Jo March Agenzia Letteraria, che lo ha tradotto nel 2011 per la prima volta in italiano, e a quella di laeffe tv che ne sta trasmettendo lo sceneggiato in queste settimane, finalmente tutta l’Italia ha fatto conoscenza con il capolavoro di Elizabeth Gaskell, Nord e Sud.

Personalmente, l’ho incontrato negli anni dell’università, affrontandolo in lingua originale non senza qualche difficoltà (gli operai di Milton usano il northerner, il dialetto del Nord dell’Inghilterra), e l’ho riletto più volte nel corso dei decenni perché non riuscivo a staccarmene.
Impossibile provare a raccontare il motivo di questo attaccamento in poche parole: la scrittura asciutta di E. Gaskell, la sua abilità di inserire il contesto socio-economico in una trama appassionante, la forte caratterizzazione dei personaggi, su cui spiccano un’eroina imperfetta in cui identificarsi, un eroe tenebroso dal cuore sensibile, alcuni comprimari di lusso che conquistano la nostra ammirazione nel giro di poche battute, la storia degli individui che si intreccia con la Storia del mondo, e contrasti personali che diventano il simbolo stesso del contrasto culturale tra opposti apparentemente inconciliabili… Tuffarsi in questa narrazione e restarne folgorati è questione di un attimo, giusto il tempo di arrivare in fondo alla prima pagina!
Sarà che una Janeite vede l’oggetto dalla propria incondizionata ammirazione ovunque, ma fin dalla prima lettura avevo sentito nettamente gli echi di qualcosa che conoscevo e amavo già: non riuscivo a non pensare a quanto certe suggestioni di Nord e Sud riportassero alla mente alcuni aspetti dell’adorato bambino di Jane Austen, Orgoglio e Pregiudizio, pur trattati in modo del tutto originale.

Nord e Sud, BBC 2004
Non ho mai rintracciato analisi e giudizi esperti in merito, anzi, persino nella bella introduzione di Marisa Sestito all’edizione italiana di Jo March Agenzia Letteraria, a questa analogia viene giustamente preferita quella con le sorelle Bronte, in particolare la poco conosciuta Anne.

In breve, nel tempo ho finito per liquidare le mie sensazioni come elucubrazioni infondate di una sfegatata Janeite… finché non ho cominciato a parlarne con altri estimatori di Mrs Gaskell e di Miss Austen.
Non potremo mai sapere se c’è un fondamento conclamato e consapevole da parte dell’autrice di Nord e Sud ma un fatto è certo: in questo capolavoro che brilla di luce propria come una stella di prima grandezza nel paradiso letterario, queste analogie, sì, ci sono. E, se possibile, lo rendono ancora più prezioso e ci forniscono ulteriori, piacevolissimi pretesti di confronto e riflessione.
Oggi, a poche ore dalla seconda puntata dello sceneggiato su laeffe tv, vi propongo di scoprire le analogie tra Nord e Sud e Orgoglio e Pregiudizio grazie a questa bella analisi di Gabriella Parisi per JASIT.

da jasit.it

 

Orgoglio e Pregiudizio cinquant’anni dopo
di Gabriella Parisi sul sito di JASIT

…Alla fine, una domanda continua a tormentarmi  – e se qualche esperto gaskelliano può darmi una risposta, è invitato ad accomodarsi in questa sala da tè e a condividerla con me: Elizabeth Gaskell amava Jane Austen (magari senza dirlo alla sua cara amica Charlotte Bronte)?

Silvia Ogier

9 pensieri su “Gli echi di Orgoglio e Pregiudizio in Nord e Sud di E.Gaskell

  1. MaraB

    Mia cara, poiché questo legame Gaskell-Austen mi tormenta da qualche tempo, ho appena acquistato una copia (usata) delle Lettere di Mrs. Gaskell. Arriverà tra una decina di giorni, e a quel punto lo esaminerò per bene per trovare – chissà… – il nome della nostra Jane!

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    1. LizzyS (Sylvia-66)

      Entrambi in modo indelebile, sì. E li ho riletti più volte (certo N&S non così tante quante quelle di O&P). Un’altra coincidenza: i primi audiolibri Naxos che ho comprato sono stati l’opera omnia di JA e N&S. Of course…

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  2. romina angelici

    La persona migliore secondo me sarebbe il prof. Marroni che ha studiato e approfondito entrambe le scrittrici.
    Io assolutamente da non esperta ho sempre pensato che la Gaskell non perché ha scritto la biografia di Charlotte Bronte dovesse sposarne la bontà dei giudizi. Anzi l’influenza austeniana mi pare evidente in più casi.

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  3. Dana Loo

    …articolo davvero molto accattivante! Comunque anch’io mi augurerei che un’ipotetica influenza della Austen, fosse più probabile di quella della Bronte, antipatie e simpatie a parte. Certo il nostro giudizio è sfrontatamente parziale e quindi più indotto a trovare similitudini austeniane piuttosto che altre..
    Però ci starebbe davvero uno studio più attento ed approfondito dell’opera della Gaskell in rapporto a quello di altre scrittrici…
    Intanto mi godo la messa in onda su LaEffe mentre attendo con ansia che mi recapitino il romanzo…

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  4. Kitty-the-cat

    Amandoli profondamente entrambi non ho potuto evitare il confronto tra questi due romanzi,in breve concordo con te:molte analogie,ma una profonda originalità 🙂
    Vado a leggermi l’articolo!

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