Con questo tè delle cinque, apriamo nuovamente our own darling child, il nostro caro bambino, Pride & Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio), per scoprire che cosa accade dopo l’entrata in scena di due uomini assai diversi tra loro, Mr. Collins e Mr. Wickham, ma accomunati da almeno una caratteristica: è impossibile restare indifferenti alla loro presenza!
Avete rispettato la tappa? O non avete resistito al fascino di questo romanzo ed avete già divorato altri capitoli? Oppure state scalpitando per riprendere la lettura?…
Dunque, senza indugi cominciamo la Seconda Tappa!
Ma prima, come la volta scorsa, un breve promemoria:
– c’è sempre il GiveAway dell’audiolibro Emons, Orgoglio e Pregiudizio letto da Paola Cortellesi, al quale ci si può iscrivere fino al 25 gennaio;
– nel salotto qui accanto, Old Friends & New Fancies, domani inizierà un GdL parallelo, per leggere Mr Darcy’s Diary di Amanda Grange.
Di seguito, i dettagli di questa Seconda Tappa.
Calendario
Stiamo leggendo il romanzo suddiviso in 4 tappe settimanali.
☞ prima tappa: 28/12/12 capitoli 1-15 (Vol. I fino a cap.15)
☞ seconda tappa: 04/01/13 capitoli 16-30 (Vol. I capp. 16-23 + Vol. II capp. 1-7)
☞ terza tappa: 11/01/13 capitoli 31-42 (Vol. II capp. 8-19)
☞ quarta tappa: 18/01/13 capitoli 43-61 (Vol. III completo)
☞ Commento finale: 25/01/13
☞ proclamazione vincitore Giveaway: 26/01/12
Questa settimana
☞ seconda tappa: 04/01/13 capitoli 16-30 (Vol. I capp. 16-23 + Vol. II capp. 1-7)
Ogni settimana ci ritroveremo qui per un tè di inizio tappa: a partire da quel momento, nello spazio dei commenti potrete inserire tutto ciò che vi viene in mente durante la lettura dei capitoli previsti dalla tappa.
Poche raccomandazioni
– non anticipate alcun commento riguardante i capitoli delle tappe successive (in gergo: non spoilerate!);
– se non resistete e proseguite la lettura dei capitoli della tappa successiva, nessun problema: annotate le vostre impressioni e scrivetele nel post di tappa quando sarà pubblicato;
– se siete in ritardo, non preoccupatevi, ma ricordate di commentare nella tappa relativa ai capitoli che state leggendo.
Come iscriversi al GdL (e al GiveAway)
La partecipazione è sempre aperta perciò potete unirvi a noi anche a lettura iniziata. L’importante, prima di commentare, è iscriversi al post di inaugurazione (Un mese con Orgoglio e Pregiudizio: Gruppo di Lettura e Giveaway! del 6 dic. 2012).
Chiunque sia iscritto al GdL partecipa al Giveaway. A due sole, semplici, condizioni:
– essere un lettore fisso di questo blog;
– commentare almeno una volta una delle tappe del Gruppo di Lettura.
Il 26 gennaio sapremo chi sarà il fortunato vincitore dell’audiolibro di Emons, Orgoglio e Pregiudizio letto da Paola Cortellesi.
Anche questo tè è pronto..
Entriamo nuovamente nel libro – o meglio, a casa degli zii Phillips, a Meryton, dove le nipoti sono appena arrivate, in compagnia dell’ineffabile Mr Collins
e dove Lizzy scoprirà grazie all’affascinante Mr Wickham i retroscena sorprendenti sul suo strano incontro con l’insopportabile Mr Darcy…
Eccomi qui per la seconda tappa :)!! stavolta insieme alla mia edizione singola della Bur non con il libro con tutti i romanzi della Newton per questioni di comodità! buon pomeriggio a tutti!!
Buon pomeriggio – e buona lettura di questi capitoli!
Grazie anche a te! beh per meglio dire buona rilettura per noi fan di jane 😉
La sezione che abbiamo letto per questa seconda tappa mi affascina sempre, e per due motivi specialmente. L’uno è il ritratto di Charlotte, che come si diceva negli ultimi post, è effettivamente un personaggio tragico, una donna ricca di intelligenza e di ironia (altrimenti non sarebbe la migliore amica di Elizabeth), eppure povera di tutti quei requisiti esteriori che potrebbero renderla, agli occhi della società, una persona compiuta (il denaro e la bellezza). Decidendo di sposare un uomo così assurdo, goffo e fastidioso come il signor Collins, Charlotte dimostra una totale razionalità, ma pur nella sua rassegnazione ella dimostra una fortissima dignità personale, simboleggiata da quel benedetto “parlour” dove ad Hunsford le è possibile starsene un po’ da sola, e sognare forse un mondo diverso da quello in cui le è capitato di vivere.
Il secondo aspetto particolarmente suggestivo di questi capitoli, e che rende O&P un romanzo sempre incantevole e sempre giovane, è il motivo del viaggio. Da questo punto in avanti vedremo i personaggi di questa storia (come quelli di “Ragione e Sentimento”) muoversi molto – Jane a Londra, Lizzy nel Kent, … – e i loro spostamenti apriranno a noi lettori le porte di piccoli mondi inglesi pieni di divertimento, di interesse e, perché no, anche di romanticismo. Ma di quest’ultimo elemento sarà meglio parlare in occasione della prossima tappa 🙂
Ottima osservazione! Questi spostamenti “fisici” dei personaggi, questi cambiamenti di scena da un posto all’altro, sono anche simbolo della dinamicità del romanzo, dove ogni pagina è ricchissima di eventi, rivelazioni, e la trama avanza, e con essa anche l’introspezione nei personaggi.
Ah sì, il romanticismo che qui è appena accennato, una sorta di sottotraccia in ebollizione, sta per emergere…
Awwwwwwwwww sono rimasta un pò in dietro, devo recuperareeeeeeeeeee XD
Comunque che odio il Mr Collins della foto, è uno degli svariati motivi per cui lo odio, diciamo per almeno un 25%, poi ovviamente il personaggio in se è viscido e squallido! Grrrrrrrrrrrrrrrrrrrr
si infatti che uomo viscido e poi è anche abbastanza un lecchino, sempre a lodare Lady Catherine!
Argggggggggggggg lui e lady Catherine che odio, mio dio, tra il lecchinaggio dii lui e l’ignoranza ben travestita che mi fa percepire lei, sono un duo odiosissimo -.-
Sono due grandi capolavori di negatività, è vero! JA li ha dipinti magistralmente, regalando loro dialoghi e scene memorabili – così da non dimenticare mai quali siano i personaggi reali da cui stare alla larga!
Negli adattamenti, ogni attore ha saputo cogliere la sua untuosità ed inadeguatezza, ognuno però con originalità. Il mio preferito resta quello del 1980, perfetto anche fisicamente (e non so se è un complimento!).
ahahah e il bello è che lei si crede una gran donna esperta che sa tutto!
Esatto Eli, si crede donna di mondo, quando l’unica cosa che le interessa è che “Le ombre di Pemberly non vengano profanate in questo modo” grrrrrrrrrr
Sylvia non ricordo bene, quello del 1980 era con Laurence Olivier??? Me lo devo rivedere perchè a parte il finale che è totalmente diverso con una Lady Catherine diversa, non ricordo bene la sua evoluzione per un tale atto di bontà XD
già il problema è quello le ombre di Pemberly profanate! mamma mia! eh anche io non lo vista la versione del 1980 con chi è?? non credo vale che sia quella di Olivier mi sembra più datata quella poi magari mi sbaglio!
Hai ragione, quella era vecchissima, mmmmm dopo cerco meglio!
Lawrence Olivier era nel film del 1940. Mi riferisco invece allo sceneggiato BBC del 1980, dove c’è una Lizzie strepitosa (la adoro). Purtroppo, non è mai stato doppiato in italiano e si fa anche fatica a trovarlo. Inoltre, ha un’aria un po’ vetusta che potrebbe rendere un po’ difficile guardarlo.
Ecco un po’ del primo episodio:
eccomi anche io sono un po’ in ritardo questa settimana! meravigliosa però la proposta di matrimonio di Mr Collins
Molto bello nel capitolo 18 la parte in cui Darcy e Elizabeth ballano insieme, da qui si capisce che Darcy è veramente una persona timida e per questo può risultare sgradevole e antipatica, quando conoscendola meglio invece non è così! Si vede come alla fine una persona che all’apparenza è amichevole con tutti poi è una persona vuota invece magari una persona che non si espone e sta magari per le sue, in realtà sia molto interessante come persona!
Fu una delle cose che mi colpirono di più quando lessi il libro qualche era geologica fa… Conoscere ciò che si nasconde sotto l’apparenza, soprattutto in merito alle persone timide o semplicemente riservate. All’inizio Darcy giudica Lizzie appena passabile ma, osservandola meglio, scopre gradatamente e inesorabilmente tutto il suo fascino. Elizabeth ci mette un po’ più tempo ma, alla fine…
In realtà, questo aspetto mi colpisce ancora oggi, dopo mille mila riletture…
già è vero colpisce sempre!
Questo passo (Darcy che balla con Lizzie) è uno dei momenti che preferisco. E’ da qui che inizio ad apprezzare Fitzwilliam Darcy per quello che è: comincia a sciogliersi la corazza iniziale e viene fuori la sua timidezza e ciò che egli è veramente.
Uh, sì, fa il primo passo e dimostra di avere la forza e l’umiltà di capire i propri errori e di imparare. Questa è la sua bellezza, il tratto che lo rende il nostro amatissimo “eroe imperfetto”.
Non ci posso credere neppure io ma sono riuscita ad autoimpormi di non proseguire la lettura!! 🙂 La figura del signor Collins a mio parere, per quanto odiosa, è una delle meglio riuscita in O&P (insieme a Lizzy e a Darcy), la Austen non lo descrive nei dettagli, non lo innalza a personaggio principale eppure con le poche conoscenze che ci dona e con la narrazione dei suoi modi riesce a incrementare odio e repulsione nel lettore verso questa figura.
Adoro la sua dialettica, così barocca! Lo definisce come persona, ed è un capolavoro di Jane Austen.
Concordo con te, saetta9, quando dici che Jane Austen riesce a incrementare non tanto odio quanto repulsione verso la figura di Mr Collins. Quando sento parlare di lui, mi assale quasi un senso di sconforto! La Austen è stata proprio brava nel creare un personaggio come lui, non principale eppure così essenziale alla storia!
Hai ragione Sylvia la sua dialettica lè più unica che rara, un vero dono! Peccato non abbia scritto di più…
Sally hai ragione se non fosse per lui dubito che ci sarebbe stato un nuovo incontro tra Lizzy e Darcy, è un punto cardine nella storia pur essendo totalmente marginale!
Verissimo! Con quel suo maldestro intervento finale (ovviamente, una delle sue esilaranti, esasperanti lettere) ha messo in moto alcuni ingranaggi fatali. Ma è bene che mi fermi qui altrimenti anticipo eventi ancora in là da venire.
Le sue lettere come i suoi discorsi mi fanno ogni volta morir dal ridere è di una stoltezza unica! Hai ragione Sylvia o altrimenti nelle prossime tappe avremo già esaurito tutto e io mi sto divertendo tanto a parlare di questo capolavoro con voi 😉
Mrs. Bennet continua a non interessarmi, la considero dalla mente troppo leggera, anche per quel periodo, anzi a tratti è parsa inutile. Varie situazioni sono state “raddrizzate” più dal carattere vivo e moderno del sig. Mr. Bennet che dalla moglie. Anche se la valuto in modo negativo, nel cap. 23 sono stata dalla sua parte quando si esprime contro il vincolo che cede la proprietà della casa a Mr. Collins. Nella vita tutto è rimediabile, ma perdere la propria casa quando lo Stato emana una norma ingiusta….capisco l’angoscia di Mrs. Bennet. E poi consegnare le chiavi di casa a Mr Collins…aiutooooo
Qui c’è una bella trattazione di questo aspetto: http://www.jausten.it/jafaq.html#o004
Credo che i due coniugi abbiano un notevole concorso di colpa nella situazione spinosa in cui si trovano. Se è vero che Mrs Bennet è inadeguata come madre (ma non del tutto: si preoccupa sinceramente della sistemazione delle figlie, anche se a modo suo), dal canto suo Mr Bennet non è stato in grado di dare alle proprie figlie quella dote che avrebbe reso la loro vita un po’ meno complicata, né ha mai provato a gestire una moglie come questa (che si è scelto da solo, attirato dalla sua bellezza). Inoltre, si rivelerà non solo inetto ma anche avventato… ma è ancora troppo presto per parlarne. In lui, amo il fatto che abbia riconosciuto il valore di Lizzie e sia sinceramente affezionato a lei e la protegga (come nel caso della proposta di Mr Collins).
ho dato uno sguardo veloce a http://www.jausten.it/jafaq.html#o004: molto interessante. Quando avrò più tempo lo leggerò con più attenzione. Adesso ho visto la parte “Il vincolo a favore di Mr. Collins in Orgoglio e pregiudizio era stabilito dalla legge, o c’era la possibilità di lasciare la proprietà a una figlia femmina, in mancanza di maschi?”. E’ il caso della nostra discussione….
I coniugi Bennet non sono personaggi completamente negativi o almeno mi sembra che siano trattati con ironia benevola mentre Mr Collins o Miss Bingley e poi Lady Catherine fanno veramente indispettire e si puniscono da soli cadendo nel ridicolo
I miei carissimi Bennet sono un po’ inadeguati (e costituiscono un pessimo esempio di coppia agli occhi attenti di Lizzie) ma ammetto che sono fondamentalmente sempre in buona fede, ben diversi dalle signore che hai indicato, più calcolatrici e perfide.
Comunque Mr Bennet chiude la questione superbamente quando la moglie continua a lamentarsi che ora Charlotte diventerà padrona di casa sua: “Non abbandonarti a così lugubri pensieri, mia cara. Speriamo nel meglio. Lusinghiamoci al pensiero che possa essere io a sopravviverti.” (cap. XXIII): spassosissimo!
Il romanzo ha veramente un ritmo incessante, ad ogni capitolo accade un avvenimento nuovo che fa procedere la storia senza pause e con una concatenazione logica accattivante.
si è sempre un susseguirsi di novità ad ogni capitolo, un colpo di scena o un avvenimento che cambia la continuazione della storia!
Io mi sarei sotterrata se fossi stata al ballo al posto di Lizzie e avessi assistito a Mr Collins che si autopresenta a Mr Darcy, alla madre a tavola che sciorina tutti i progetti di sistemazione della figlia maggiore e alla sorella che stona al pianoforte: “Pareva ad Elisabetta che se i suoi familiari si fossero messi d’accordo per rendersi ridicoli quella sera, sarebbe stato loro impossibile di sostenere le parti con maggior spirito o con più brillante successo”. Sembra proprio di esserci a quella cena con loro o nella sala da ballo”
io idem altro che sotterrata! con tutte le brutte figure che gli tocca fare Lizzy per la famiglia che si ritrova ad avere!
Romina hai totalmente ragione povera povera Lizzy 🙂
Che tragedia senza fine, il ballo di Netherfield, per la nostra Lizzy! Comincia subito male, con l’assenza di Wickham (il lurido verme…), prosegue ancora peggio con due giri di ballo con un incontenible Mr Collins, poi con il duello all’ultimo sangue con Darcy (ma povera Lizzy, lei, che ama tanto ballare!) e prosegue con i disastri combinati dai familiari (da cui solo Jane si salva).
E JA è magistrale nell’orchestrare tutti i movimenti ed i colpi di scena. Adoro questo capitolo! (scusa, Lizzy…)
Ma l’avete letta la dichiarazione di Mr Collins?! Le ragioni per ammogliarsi, la prospettiva di farsi criticare dalla mattina alla sera da Lady Catherine, l’insistenza nonostante il rifiuto opposto da lei scambiato per vezzo! questa volta alla nostra Lizzie ci vuole ben più di una bella risata!!! deve recuperare tutto il suo sangue freddo per dirgli: “Le garantisco che io non sono di quelle signorine (se davvero tali signorine esistono) così audaci da mettere a repentaglio la loro felicità per farsi chiedere in matrimonio una seconda volta” e lui sordo a tutto, le enumera le ragioni a favore della sua proposta: se la suona e se la canta!
cioè ma Collins è davvero incorreggibile cioè deve tirare in ballo Lady Catherine pure quando si tratta di cercarsi una moglie e inoltre la sua dichiarazione non fa venire voglia di dirgli di si anzi di andarsene subito!
E sapete che mi spazientisco ogni volta? Anzi, mi arrabbio! Potrei rileggere questa scena 100 volte di seguito, e il senso di disgusto sarebbe solo moltiplicato. Io mi trasformerei nella Lizzie della versione zombesca e ucciderei questo omuncolo senza battere ciglio! Ecco perché adoro Lizzie: riesce a reagire come io non riuscirei mai, nemmeno dopo una lezione di yoga.
Effettivamente ogni suo minimo spostamento, ogni sua singola parola, ogni suo batter di ciglia sono solo ed unicamente fatti per compiacere Lady Catherine! Inoltre Lizzy con la sua spigliatezza e il suo cervello può permettersi sicuramente molto di più di un uomo senza spina dorsale la cui unica capacità è il lecchinaggio!
Mr Bennet è adorabile quando dice a Lizzie: “Tua madre non vuol vederti mai più se tu non sposi il signor Collins, e io non voglio vederti mai più se tu lo sposi”: mi fa ridere ogni volta che lo leggo o lo vedo nel film!
Sì, e nello stesso tempo intenerisce molto perché è un evidente segno dell’affetto sincero che Mr Bennet nutre per la figlia, la sua “cocchina”. Del resto, per fortuna c’è lui perché Mrs Bennet la pensa in modo assai diverso:
Elizabeth era all’ultimo posto nel suo affetto rispetto a tutte le sue figlie
tant’è vero che poco dopo JA aggiunge che Mrs Bennet era convinta che l’uomo [Mr Collins] e il matrimonio fossero del tutto adeguati a “lei” (ho messo tra virgolette ciò che JA rende in corsivo).
Adoro Mr Bennet che prende le parti di Elizabeth
Buonasera a tutte carissime eccomi qui! Mi chiedo quale fosse il reale fine di Wickham nell’ ‘agganciare ‘ Elizabeth visto che ad un arrivista come lui interessava solo la dote.la vivacità intellettuale di lei è visibile e nota ma proprio per questo lui avrebbe dovuto starne alla larga.. mi piace anche credere che in fondo in fondo anche lui avrebbe avuto desiderio di avere una persona tutt’altro che banale al suo fianco..
Ebbene, anch’io la penso così. Wickham, da avventuriero qual è, è molto sensibile al fascino delle donne che incontra. E Lizzy è estremamente affascinante, nonostante non sia una bellezza sfolgorante, e forse solo una donna come lei può fare davvero breccia nel cuore di questo mascalzone impenitente – il che non impedisce al suddetto di restare sempre ciò che è, come dimostra l’affaire Mary King.
Credo che la “first impression” di Elizabeth su Darcy fosse azzeccata…infatti ella dice a Wickham :”avevo immaginato che disprezzasse il genere umano in generale ma non lo sospettavo capace di abbassarsi ad una vendetta tanto meschina, a una ingiustizia, a una mancanza di umanità di questo tipo.” E’ chiaro che i suoi pregiudizi prendono il sopravvento a causa di una serie di abbagli che lei stessa contribuisce a creare non considerando gli avvenimenti con oggettività. Ma Elizabeth mi piace anche per questa fallibilità, è impossibile non provare simpatia per lei e non immedesimarsi nei suoi pensieri.
Oh sì, cara Anna, credo che il fascino di Elizabeth e Darcy sia proprio questo: essi sono del tutto come noi, pieni di difetti e capaci di sbagli di varia entità, ma hanno la forza di capire e, soprattutto, imparare.
Ed è davvero stupefacente come Lizzy si infili nella trappola di Wickham nonostante ci ragioni sopra, pronunciando ad alta voce quelle frasi che hai indicato.
Mi meraviglio di come lo stesso orgoglio di Mr. Darcy non l’abbia condotto a essere giusto con voi! Se non per un motivo migliore, almeno perché era troppo orgoglioso per essere disonesto, perché posso chiamarla solo disonestà.
Del resto, subisce il fascino di Wickham – e chi non ha mai perso un po’ la propria capacità di discernimento di fronte ad una persona affascinante?
Beh in effetti bisogna dire che Wickham è piuttosto convincente
Nel capitolo XXIV emerge tutta la saggezza e anche la prpfondità di pensiero di Jane, che come hai ben commentato Sylvia nella prima tappa del GdL contrasta con l’immagine di ingenuità angelica che viene rappresentata nei versioni film/serie Tv. Mi piace in particolare quando redarguisce Lizzie nel giudicare Collins e Charlotte affermando ‘…tu non tieni abbastanza conto della diversità di situazione e temperamento..’. L’analisi che fa è perfetta e non si limita ad una pura visione bonaria.
Trovo che Jane e Charlotte siano davvero delle ottime amiche per Lizzy perché, a ben guardare, sono le uniche che cercano di farla “ragionare”. Sono attente osservatrici della realtà, come lei.
Sono d’accordo con chi si lamenta della Jane “anima bella” delle trasposizioni televisive/cinematografiche.
Per quanto riguarda Charlotte, invece, oggi ho letto una citazione da Le relazioni pericolose di Laclos che mi ha fatto pensare a lei: “Per quello a cui serve un marito, uno vale l’altro; e il più fastidioso è sempre meno ingombrante di una madre.”
Charlotte si sposa anche per non vivere sulle spalle della propria famiglia, cosa che risulterebbe pesante a lei quanto a loro ed essere la proprietaria di una casa (per ora niente di che ma un giorno Loungbourn) propria, in cui avere le sue stanze e i suoi spazi, per lei vale bene la fatica di sopportare un po’ di sciocchezze del signor Collins ogni giorno. Per chi non crede in un’idea romantica di matrimonio (comunque difficile da perseguire a quell’epoca, in cui le persone effettivamente si conoscevano a mala pena prima di sposarsi) ha perfettamente senso.
E’ comunque una scelta più ragionata e consapevole di quella presa a suo tempo da Mr Bennet, che per un’infatuazione momentanea dovuta solo all’aspetto fisico lo ha incatenato vita natural durante a una persona che non ama e che non stima per nulla.
La povera Charlotte è scusata dalla voce narrante proprio per aver compiuto una scelta, quella di maritarsi, che l’avrebbe preservata dalla povertà (cap. XXII). Ma sapere che si tratta di una scelta assennata è la parte razionale, poi per vivere 24 ore su 24 accanto ad un uomo del genere viene meno ogni sentimento, ma… Ecco un’altra dicotomia in cui si dibatte l’animo umano: ragione e sentimento. ragazze, Jane Austen ne ha scandagliato i recessi con un acume disarmante!
@Yle, @Romina, le vostre osservazioni su Charlotte mi hanno fatto pensare come, effettivamente, l’intero cap. XXII sia profondamente realistico (un quadro disarmante della condizione femminile dell’epoca) e commovente perché vediamo questa donna intelligente e sensibile ma priva di qualunque bellezza (era l’unico capitale di una donna senza denaro né posizione, a quei tempi, e anche oggi ha ancora un peso sproporzionato…) piegarsi al condizionamento sociale. Sì, lo fa volontariamente ma c’è un punto preciso, credo, in cui si sente tutto il dolore rassegnato di Charlotte:
La parte meno gradevole della faccenda era la sorpresa che avrebbe suscitato in Elizabeth Bennet, alla cui amicizia teneva più che a quella di chiunque altro.
e ancora poco dopo, alla reazione incredula e veemente di Lizzy:
Il contegno che Charlotte si era imposta nel raccontarle la vicenda ebbe un momentaneo cedimento, nel ricevere un rimprovero così diretto; ma, visto che non era nulla di più di quanto si fosse aspettata, si riprese subito e replicò con calma […]
A me vengono le lacrime agli occhi ogni volta.
Mr. Collins è un personaggio così ben caratterizzato che mi piace da morire…. anche oggi si incontrano dei Mr. Collins e la reazione che suscitano è sempre la medesima: repulsione, incredulità e ironia
<< Sono poche le persone a cui io voglio veramente bene e ancor meno sono quelle di cui io nutro una buona opinione. Più conosco il mondo e meno ne sono entusiasta….>> questa parte mi fa riflettere nel senso che anche a me spesso vengono queste riflessioni in mente a voi no?? non vi capita mai di pensare come Lizzy in questo caso??
Sì, proprio così; anch’io avevo sottolineato questa frase!!!
Ah, l’arrivo dei miei zii preferiti, i Gardiner, è un vero raggio di sole in questo momento così difficile per la famiglia Bannet.
La loro entrata in scena è, come sempre, dipinta con poche pennellate descrittive e con molti dialoghi rivelatori del carattere di questi personaggi.
Fin da subito si capisce quanto siano importanti, anche nella vicenda. La Zia, Mrs Gardiner (che adoro), fin da subito rivela la sua intelligenza e la sua sensibilità, come nel bel dialogo con Lizzy a proposito delle vicende di Jane e Bingley e di Darcy e Wickham. Certo, anche lei si lascia affascinare da quello Stregatto malefico (ultima frase del cap. XXV) ma il suo buon senso non manca di mettere in guardia Lizzy. E i fatti le danno ragione proprio nel cap. successivo.
Uh, tastiera dispettosa! Ovviamente, intendevo “Bennet”, scusate..
già è vero sono anche i miei zii preferiti 🙂
Trovo splendido il racconto di un altro “errore” di Lizzy. Cap. XXVI:
L’improvviso arrivo di diecimila sterline era l’attrattiva più considerevole della signorina alla quale lui stava cercando di rendersi gradito; ma Elizabeth, forse meno lucida in questo caso rispetto a quello di Charlotte, non trovava nulla da ridire sul suo desiderio di indipendenza economica. Al contrario, nulla poteva essere più naturale; e mentre poteva supporre che rinunciare a lei gli sarebbe costato qualche sforzo, era pronta a considerarla una scelta saggia e desiderabile per entrambi, ed era in grado di augurargli con molta sincerità di essere felice.
La spiegazione che mi do ogni volta è che in questo caso il cuore di Lizzy non è coinvolto mentre, nel caso di Charlotte, lo è in massimo grado, quindi è impossibile per lei accettare ciò che ritiene essere un tradimento di Ch. verso se stessa.
E nuovamente, mi commuovo nel leggere la richiesta di sostegno da parte di Ch., che strappa a Lizzy la promessa di scriverle e di andarla a trovare. E’ come se fosse pienamente cosciente che, senza Lizzy, non avrà nessuno con cui confidarsi, ed essere se stessa.
Mi mette una tristezza infinita pensare a Charlotte prigioniera di una vita infelice accanto a quello zoticone, ma lei -Jane Austen- ci fa non disperare, ma anzi piuttosto confidare nelle risorse di Charlotte, che infatti saprà trovare nel salottino più scomodo, ma almeno tutto per sé, il suo spazio.
E proprio quando Lizzy pare decisa a non accettare, ecco Jane che, via lettera, la esorta ad accettare l’invito di Ch.! Ancora una volta, Jane si rivela ben più assennata di quanto non pensi persino Lizzy!
Devo proprio dire Sylvia che con questa rilettura e questo bellissimo e intenso GdL ho riscoperto una nuova Jane Bennet, che zia Jane ha creatomagistralmente dipingendone non solo la bellezza che personifico molto nell’attrice Rosamund Pike, fma anche la capacità di ‘leggere’ i dettagli e i sentimenti altrui meglio di tutti in questo romanzo. Il tutto poi senza mai mettere in secondo piano la protagonista. In alcuni passaggi mi ricorda Elinor Dashwood (forse in un altro commento qualcuno aveva già accennato a questo parallellismo) . Solo alla fine del romanzo c’è un commento che ne mette in luce anche le debolezze ma non posso commentare ora :-))
Ebbene, ti farò una confessione. Più rileggo P&P, e più penso a Jane proprio come ad una Elinor Dashwood meno protagonista ma sempre determinante.
anch’io; la razionalità, la posatezza, il senno, sono qualità che mi riconducono a Elinore mi piacerebbe scoprire quanto c’è di Jane Austen e quanto di Cassandra, perché non penso che l’una o l’altra siano pienamente identificabili con il personaggio letterario.
ciao ragazze io sono indietro .. sono arrivata al 7 capitolo 🙁 spero di recuperare questi giorni… siccome avevo da fare con ospiti ecc… allora un po usavo l’audiolibro… e un po leggevo dal mio libro a cui sono affezionata comprato quando avevo 19 anni con i miei primi guadagni 😛 il libro in questione è di Alberto Peruzzo Editore, purtoppo non c’è scritto chi ha fatto la traduzione… comunque vi volevo fare partecipe di una differenza di linguaggio utilizzata tra l’audiolibro e il libro cartaceo in questione…. parole tipo prendere moglie rispetto ad amogliarsi…. o a ragazze piuttosto che figliole.. ecc , però vi dirò una cosa che il linguaggio del libro mi sembra avvicinarsi di più al mondo di jane austean dell’epoca— mentre l’audiolibro è stato un po “modernizzato”— altra cosa particolare ma che mi ha reso ancor più caro il libro… e credo che avviccini il lettore a prendere confidenza con le eroine del libro tanto da sembrare delle vecchie amiche è sentirle chiamare lisetta e giovanna— mentre più fedele lizzie e jane nell’audiolibro .. ma non so più freddo e meno confidenziale.. … ecco credo che continuerò a spulciare un po da qui un po da lì e a notare le differnze solo che sarà più lungo –
Mia cara Tina, mi fai vedere – forse per la prima volta – quelle traduzioni un po’ “antiche” sotto una luce nuova. La mia prima copia di O&P è un libro di Mondadori, del 1987, ristampa della traduzione del 1932, con Bettina invece di Lizzy, ad esempio. Ebbene, mi sono innamorata di O&P lo stesso, anche se il testo “italianizzato” non mi è mai piaciuto, mi sembra così poco fedele all’originale. Tuttavia, capisco anche il tuo punto di vista, perché così lo ritieni più vicino a te.
(Non ti preoccupare se sarai un po’ in ritardo, i commenti sono sempre aperti.)
A presto!
è più forte di me il testo con i nomi dei personaggi in italiano non li sopporto!
Ecco ciò che dice Elizabeth la prima volta che vede la figlia di Lady Chaterine, possibile futura sposa di Darcy:
“<> disse Elizabeth, colpita da altre considerazioni. <>
Elizabeth non può fare a meno di pensare a Darcy! Ciò è stato detto nel bel mezzo di un discorso completamente differente… Non so, a me pare di percepire un pizzico di gelosia! Mi ha colpito molto. Riflettendoci meglio non sono poche le occasioni in cui Elizabeth tira in ballo Darcy e i suoi possibili matrimoni con la figlia di Lady Chaterine o con Mss Bingley.
Ops, non so per quale modico sì è cancellato il discorso! Eccolo:
Sono contenta del suo aspetto – disse Elizabeth, colpita da altre considerazioni. Sembra malaticcia e musona. Sì, credo che andrà benissimo per lui. Sarà proprio una moglie ideale.
Ebbene, sì, ci sono molti indizi qua e là che ci rivelano come Darcy sia costantemente nei pensieri di Elizabeth. E con quale impeto emerge!
Ad esempio: nel cap. XXV, Lizzy sta parlando con la zia, Mrs Gardiner, della presenza di Jane a Londra e delle possibilità, assai remote, che possa rivedere Mr Bingley. La zia esclude che possa accadere perché vivono in una parte della città così diversa ed escono così poco. E Lizzy sbotta così:
“E questo è assolutamente impossibile, perché ora è sotto la tutela del suo amico, e Mr. Darcy non potrebbe certo tollerare di vederlo far visita a Jane in quella parte di Londra! Mia cara zia, come potete pensarlo? Mr. Darcy potrebbe forse aver sentito parlare di un posto come Gracechurch Street, ma riterrebbe che nemmeno un mese di abluzioni possa essere abbastanza per purificarlo da quell’impurità, ove gli capitasse di entrarci; e si può star certi che Mr. Bingley non si muove mai senza di lui.”
Un’ironia così energica, in una persona normalmente padrona di questa micidiale arma dialettica, non può che essere suscitata da un sentimento molto forte, anche se per il momento è dispregiativo.
O no?…
Questi capitoli sono meravigliosi, ma quale parte di orgoglio e pregiudizio non lo è?
Troviamo Lizzy che va a trovare la sua amicha Charlotte..
Non ho ancora bene capito il carattere di Charlotte: è molto pratica e, in un qualche modo intelligente, ma nella sua scelta del marito non dimostra queste qualità.
Bellissima la parte in cui chiede a Lizzy di scriverle e di venirla a trovare, come quasi a ricercare una consolazione in quella vita matrimoniale che si era andata a cercare.
Io ho letto Orgoglio e pregiudizio insieme a Mr Darcy’s diary ed è impressionante il suo orgoglio in questa parte della storia, la sua sicurezza su ciò che è giusto e sbagliato sono disarmanti.. I suoi sentimenti per Lizzy crescono man mano che la loro conposcenza si intensifica e ciò che lo trattiene dal proporsi è il disgusto ad imparentarsi con persone di rango così basso… Che razza di presuntuoso!!!
Pur senza entrare nella mente di Darcy (O&P è tutto visto attraverso gli occhi di Elizabeth), ogni cosa che dice o fa ci rivela palesemente questa sua presunzione. Questa è l’abilità geniale di Jane Austen.
E Amanda Grange (e come lei anche Pamela Aidan) è stata brava nel rispettare il solco tracciato dall’Autrice.
Serata Orgoglio e Pegiudizio su Iris!
Dopo il più recente P&P del 2005 (lo avete visto? Io non riesco a non emozionarmi anche se conosco a memoria sia il romanzo sia il film), ecco il film che ha generato tutti gli adattamenti successivi, quello del 1940 con una coppia eccellente, Greer Garson e Laurence Olivier.
Purtroppo, Iris lo trasmette “colorato” al computer mentre l’originale (che per fortuna possiedo in DVD) è rigorosamente in un magnifico bianco e nero.
Buon divertimento!
no cavolo non sapevo c’era anche quella versione! sapevo solo della versione del 2005 me lo sono perso noooo 🙁 non lo mai visto quello con Laurence Olivier! beh da qualche parte si troverà! ma perchè l’hanno colorato??
La ragione per cui ad un certo punto nella storia dell’umanità qualcuno ha scelto di perdere tempo e energie per colorare al computer i film in bianco e nero mi è sempre sfuggita. E il pasticcio indigesto che ne risulta è ben testimoniato da questo film, praticamente rovinato.
Sì, cara Elisabetta, si trova facilmente anche su Youtube.
ah grazie mille! 🙂 si non si può rovinare dei bei film che stanno bene così in bianco e nero mettendoli a colori! allora lo cercherò e gli darò una visione…intanto ho guardato Persuasione l’unico libro della zia Jane di cui non avevo visto il film! tanto per stare in tema Austen!
Nel capitolo XXX si può notare come Charlotte dia prova di un acuto spirito di osservazione. Ecco cosa dice non appena Mr Darcy e il colonnello Fitzwilliam, appena giunti a Rosings, vanno a trovare Elizabeth:
“Devo ringraziare te, Eliza, per una tal cortesia. Il signor Darcy non sarebbe mai venuto così presto a far visita a me sola.”
Arrivo un po’ tardi…Trovo che Mr. Collins sia un capolavoro: un personaggio assolutamente assurdo e risibile che però pensa di essere superlativo, JA non avrebbe potuto descriverne uno migliore, quando parla di lui si sente tutto il disprezzo per questo tipo di persone che continuano tuttora a popolare il mondo. Non finirò mai di stupirmi della sua arguzia e della sua intelligenza!
Sono d’accordo, cara Manu, Mr Collins è un vero capolavoro di ironia: la sua meschinità e ridicolaggine ci fa ridere ma, allo stesso tempo, ci fa sentire tanto disprezzo per le persone come lui! JA è davvero geniale.
Splendida questa seconda tappa e interessantissimi tutti i vostri commenti 🙂 avete già evidenziato tutto quello che succede: dalle rivelazioni di Wickham su Darcy fino alla visita ad Hunsford da parte di Lizzy, Sir William e Mary. Qui la seconda tappa si chiude con il ritorno in scena di Darcy e la comparsa del colonnello Fitzwilliam, entrambi ospiti a Rosings presso Lady Catherine (l’unica persona che incarna a pieno le considerazioni di Wickham). Sono pagine dense di avvenimenti ed emozioni, che trapelano nonostante a zia Jane non piaccia indugiare in sentimentalismi. In questi capitoli ho apprezzato soprattutto il rapporto tra Jane ed Elizabeth: quest’ultima si schiera apertamente dalla parte della sorella, che rimane colpita dalla partenza improvvisa di Bingley e dalle dichiarazioni di Caroline. Per non parlare degli incontri a Londra con la signorina Bingley, in cui anche il carattere indulgente di Jane si trova costretto a considerare la natura non proprio benevola della sua amica. Non è casuale la domanda che Elizabeth, alla fine del capitolo XXX, pone a Darcy sulla possibilità di aver incontrato Jane durante il suo soggiorno nella capitale. E’ un modo, neanche troppo velato, per indagare e fargli comprendere la sua posizione.
Concordo con voi sulle considerazioni legate alla scelta di Charlotte, di cui comprendo le motivazioni pur non condividendole… da questo punto di vista l’intransigenza iniziale di Lizzy è, secondo me, anche sentore di un profondo senso di amicizia: a parte sentirsi delusa da questa decisione proprio perché proviene da una persona di buonsenso (lo stesso Mr Bennet rimane sorpreso), è sinceramente preoccupata per la felicità futura della sua amica.
Oh sì, amo molto il modo in cui JA, genialmente, ci fa capire come la semplice domanda di Lizzy a Darcy a proposito della presenza di Jane a Londra faccia scattare qualcosa nella mente di lui!
…qualcosa di irreversibile, tra l’altro.
I capitoli di Jane Austen letti da Paola Cortellesi scivolano via oserei dire goduriosamente, tanto che per paura di finirli troppo presto li sto centellinando… col risultato che poi arrivo tardi alle varie tappe!
Ma avevo veramente un sacco da commentare questa settimana! Quante cose succedono in questi capitoli! Cercherò di essere più concisa di quento sono stata sul mio blog!
I momenti divertenti in questo romanzo sono davvero molti, ma penso proprio che con Mr Collins raggiungiamo il picco dell’ilarità!
Miss Bingley mi ha sorpresa nei primi capitoli di questa tappa di lettura: quando ha saputo cosa Wickham aveva raccontato a Lizzy riguardo a Darcy è andata a parlarle per difendere l’amico. Questa mossa non la ricordavo e devo dire non me l’aspettavo: conoscendo le sue mire su Darcy, e sapendo quanto le aveva dato fastidio scoprire il debole che lui aveva per Elizabeth, avrebbe dovuto essere contenta di sapere che Lizzy pensava male di lui. Non mi aspettavo fosse così ansiosa di farle cambiare idea! Mi ha fatto piacere notare questo suo comportamento: dimostra che almeno il suo sentimento per Darcy è sincero!
Ogni volta che rileggo questo romanzo Mary Bennet mi fa pena, essendo un po’ la nerd della famiglia, quella poco attraente e dedita agli studi, con l’”aggravante” di non essere neanche particolarmente dotata. Mi fa indubbiamente pena, ma non posso neanche negare che è proprio antipatica con la sua supponenza e pretesa di superiorità! Tra l’altro anch’io come Mrs Bennet un po’ ho sperato che Mr Collins potesse spostare le sue attenzione su Mary dopo il rifiuto di Elizabeth! Sarebbe stata la soluzione ideale per diversi motivi: la questione dell’eredità di Longbourne, un’opportunità per Mary che temo difficilmente ne avrà altre, e infine io penso che sarebbero stati una coppia assai bene assortita, così ampollosi e sussiegosi come sono entrambi!
Le cose però non sono andate così, Mr Collins ha sposato Charlotte Lucas!! Non mi dilungo su questa sua decisione, dico solo che le pagine dedicate a Charlotte sono secondo me tra le più belle di Orgoglio e pregiudizio, non posso dire le mie preferite, perché sempre un po’ rattristata per la sua sorte, ma zia Jane ci ha fornito un ritratto di un realismo e un’attualità secondo me davvero mirabili.
Per il resto, non ho molto da dire, o meglio, potrei parlarne per ore, ma non posso scrivere i miei commenti su Lizzy in questi capitoli senza collegarmi a quello che so succederà dopo, e non voglio spoilerare!!! 🙂
Mary era stata l’unica ad apprezzare la famosa lettera di Mr Collins a Mr Bennet, quando annuncia il proprio arrivo a Longbourn. Non so perché, ma quando penso ad un universo parallelo in cui loro sono sposati, mi sembra di vederli abbastanza simili a Mr e Mrs Elton!
E’ vero, hai ragione, l’avevo dimenticato! Vedi, sono fatti proprio l’uno per l’altra! 🙂
Commento, di nuovo in ritardo.
Però devo dire che questa lettura molto lenta mi sta facendo davvero piacere. ^_^
Anche io sono stata colpita da Charlotte, il suo carattere così pratico, che la porta a sposare uno sciocco come Mr Collins, mi ha fatto pensare alla situazione femminile all’epoca.
Quante donne intelligenti, ma magari non bellissime o povere hanno dovuto sposare degli stupidi oppure rimanere zitelle?
In questo caso Elizabeth è poco clemente con la sua amica, per lei Mr Collins è una buona occasione, non graverà sulle spalle della sua famiglia, avrà una casa in cui essere la padrona, dei figli, una bella vita, meglio di essere una zitella derisa dagli altri (mi vien in mente Miss Bates di Emma).
Anche se mi ha fatto un po’ pena il fatto del salottino, pur di star lontana dal marito ne escogita di tutti i tipi (“vai a fare giardinaggio caro, che ti fa bene”)
Comunque questo giudizio così severo nei confronti di un’amica mi fa anche pensare al fatto che Lizzie si vanta di saper giudicare bene le persone, meglio di Jane che è troppo buona.
Però presto scopriremo che anche lei fa qualche errore, si lascia abbagliare dalle apparenze senza riflettere bene sulla sostanza.
Questo commento è da parte di @Tina, che ha qualche problema con l’inserimento del testo perciò, con grande piacere, le faccio da messaggera e lo incollo di seguito:
Finalmente sono arrivata alla seconda tappa,carissime ho letto con vivo interesse i vostri commenti . Condivido in pieno tutte le vostre acute osservazioni su Mr Collins e Charlotte . Mister Collins è decisamente un essere insulso e come avete fatto notare anche voi “lecchino” infatti quando arrivo a quel personaggio, già da quando fa la prima comparsa durante il suo soggiorno a Longbroun, lo vediamo come personaggio antipatico, con tutta la sua ampollosità, i suoi ringraziamenti esageratamente ossequiosi fino al disgusto verso i signori bennet, la zia di merington e mr bingley e chiunque ha a che fare con lui , per non parlare della sua smodica ed iperbolica gratitudine tendente al lecchinaggio verso la sua benefattrice ; Lady katrine de bourg . E quindi la voglia di saltare questa parte è grande ogni volta! Ma sappendo che oltre a mr collins mi perderei dei passi importanti dei miei eroi preferiti ( lizzie e Darcy) vado avanti sappendo che poi ci sarà il ballo a nerefield dove i due si incontreranno cercando inutilmente e sempre erroneamente di carpire il rispettivo carattere; ( l’una prende l’altro per orgoglioso-dall’altro canto sembra proprio che lizzie nutra forti pregiudizi nei suoi confronti, in quanto sembra proprio che lei lo abbia già bollato come orgoglioso e presuntuoso pieno di se). E poi ci sarà l’arrivo nel kent dove avranno modo di chiarirsi sappendo tutto questo vado avanti consumando le pagine velocemente pur di arrivare ai punti più romantici della storia.( essendo io una inguaribile romantica).E veniamo a Charlotte, che anche se ha poche virtù è una cara ragazza – che poi direi che o è molto carente di autostima, oppure è molto realistica. Non so però a me pare che anche i genitori non abbiano stimato granché questa figlia , considerandola insignificante, bruttina ecc. e quindi convinta o conscia, delle sue poche attrattive, razionalmente e con molta praticità accetta la proposta di mr collins. Probabilmente la scelta non è condivisibile, sopratutto per la sua migliore amica Lizzie.
(continua: commento di @Tina):
Io invece la comprendo, ne comprendo la sua scelta pratica – visto lei bruttina e senza dote- era certo di poca attrattiva e quindi ecco che charlotte sceglie la sua strada analizzando i pro e contro e con razionalità prende la sua decisione. Il comportamento di charlotte e il suo personaggio come molti creati da jane austen sono molto attuali… infatti dicevo che io la comprendo perchè tante di noi ragazze sopratutto ora in questo momento di crisi si devono fare i conti e fare scelte razionali e non più dettate dal sentimento. Per cui in questo caso pur capendo l’iniziale stupore di Lizzie non ne approvo l’atteggiamento assunto nei confronti dell’amica. che quasi vorrebbe allontanare da se come amica presa dalla delusione che le ha provocato- meno male che poi si ravvede anche con l’aiuto della sorella jane- che l’aiuta a metabolizzare questa delusione e a comprenderne le ragione dell’amica e così ne incoraggia il riavvicinamento.
Mentre non ne condivido l’accondiscendenza che mostra nei confronti di Wicham! Il signor Wicham che trovo sia più viscido del signor collins se è possibile – in quanto, nonostante la sua ampollosità e quant’altro come detto sopra, è comunque una persona onesta che vive del suo lavoro. Mentre Wicham è una persona – personaggio negativo , che approfitta delle giovani , mettendole in difficoltà anche nel loro onore, e cercando di accappararsi la loro dote, o eredità, o quant’altro come scopriremo più avanti- Mah io se anche inizialmente scusa la nostra lizzie di non aver compreso la sua vera indole abbagliata dal suo fascino, e dai suoi modi che crederà al suo racconto anche. Però io dico che se ne doveva accorgere quando invece lascia la sua compagnia per dedicarsi ad un’altra donna in possesso di 10.000 sterline! Eppure lei lo comprende e ne apprezza il discernimento di questa scelta. Mentre quasi bandisce charlotte di aver fatto una scelta razionalmente interessata per il suo avvenire se pur più modesta.
E’ vero: ciò che mi spiazza ogni volta è proprio come Lizzy sia colta in questa sua contradditorietà. Nel cap. 26, infatti l’Autrice lo scrive chiaramente: ma Elizabeth, forse meno lucida in questo caso rispetto a quello di Charlotte, non trovava nulla da ridire sul suo desiderio di indipendenza economica. Al contrario, nulla poteva essere più naturale; e mentre poteva supporre che rinunciare a lei gli sarebbe costato qualche sforzo, era pronta a considerarla una scelta saggia e desiderabile per entrambi, ed era in grado di augurargli con molta sincerità di essere felice.
Forse, però, questo accade per un motivo preciso: Lizzy non è sinceramente legata a Wickham mentre Charlotte è la sua più cara amica, una delle persone più importanti e significative della sua vita. In questo caso, quindi, la delusione è forse più cocente perché va a toccare parti profondissime del suo cuore, addirittura dolorose nel vedere una persona di così grande valore buttarsi via e, forse, un senso di tradimento di ciò in cui entrambe hanno sempre creduto, cioè se stesse.
(continua: commento di @Tina)
Ed eccoci qui nel Kent,dove tutti gli altarini verranno fuori e dove l’amore incomincerà a fiorire dentro il cuore di Lizzie.
Carissime @aerie e @tina, anch’io sono sempre colpita dal personaggio di Charlotte e ad ogni rilettura provo sempre lo stesso dispiacere, la stessa solidarietà, la stessa rabbia nel vedere una donna intelligente e sensibile come lei sentirsi costretta ad un passo del genere. Trovo che anche qui Jane Austen abbia creato un personaggio straordinario, forse ispirato ad un fatto della propria vita (rifiutò una proposta di matrimonio molto vantaggiosa all’età di 27 anni, gli stessi anni di Charlotte). Forse, ha voluto dipingere un ritratto fedele della condizione femminile dei suoi tempi.