Il 2017 è appena iniziato ma sono già numerose le iniziative che sono state annunciate o hanno già preso forma per ricordare il Bicentenario della morte della grande autrice, avvenuta il 18 luglio 1817.
Proprio il 1° gennaio, è stata diffusa la notizia che anche la Royal Mint (la Zecca del Regno Unito), analogamente alla Bank of England, renderà omaggio a Jane Austen con un conio speciale della moneta da due sterline.
Della decisione della Bank of England di omaggiare Jane Austen dedicandole la nuova banconota da dieci sterline in circolazione a partire dalla prossima primavera, sappiamo già da tempo ogni dettaglio e siamo solo in attesa di poterla vedere dal vivo, magari tra le nostre mani, nel ricevere un resto in contanti durante un soggiorno nella sua terra natia. (Per leggere il post sulla banconota da dieci sterline, si veda il link in fondo alla pagina)
Ma in questo che è, senza dubbio, l’anno di Jane Austen per eccellenza, anche la Royal Mint, la Zecca del Regno Unito, ha voluto seguire l’esempio e renderle un omaggio speciale coniando per lei una nuova moneta celebrativa. L’effigie dell’autrice apparirà, quindi, anche sulla moneta da due sterline che sarà messa in circolazione, probabilmente, nella primavera di quest’anno, come la banconota da dieci.
Sembra che nessuno prima d’ora nella storia d’Inghilterra abbia mai avuto un onore così grande – di apparire, cioè, contemporaneamente sia su una banconota sia su una moneta. Solo un regnante ha questa prerogativa. Dunque, Jane Austen sarà ricordata dal sistema monetario inglese con onori senza precedenti, che la avvicinano nientemeno che all’attuale regnante, la Regina Elisabetta II.
Oggi vi invito a scoprire questa nuova moneta commemorativa – in attesa di poterci concedere una vacanza in Inghilterra e poterla ammirare in tutto il suo splendore austeniano tra le nostre mani…
Sono passate poche settimane dalla notizia di quattro banconote da 5 sterline del nuovo tipo modificate da un famoso incisore britannico con un piccolo ritratto in filigrana e da lui messe in circolazione ai quattro angoli del Regno. (Per leggere il post su questa piccola avventura artistica e monetaria nel nome di Jane Austen, si veda il link in fondo al post)
Ed ecco che, all’alba dell’anno del Bicentenario della morte di Jane Austen, una nuova notizia di genere monetario si intreccia con le celebrazioni della figura di questa grande autrice.
La Royal Mint, nell’intento di celebrare “lo spirito pionieristico della Gran Bretagna”, metterà in circolazione, in edizione limitata, delle monete con un nuovo design dedicato a grandi personaggi della storia inglese che si sono distinti proprio in questa veste di precursori.
Oltre al pezzo forte del nuovo conio (la moneta da una sterlina, bicolore e con dodici piccoli lati, raffigurante la flora delle quattro nazioni che compongono il Regno Unito), ci saranno una moneta da 50 pence dedicata a Isaac Newton (per il suo enorme contributo al progresso scientifico e tecnologico), una da due sterline dedicata al Royal Flying Corps (che, nella Prima Guerra Mondiale, utilizzò velivoli con nuove tecnologie), e un’altra da due sterline dedicata a Jane Austen. Nel comunicato della Royal Mint, la motivazione è la seguente:
A duecento anni dalla morte, Jane Austen resta una degli autori più amati nel mondo. I suoi romanzi affrontarono in modo rivoluzionario temi come amore, matrimonio e denaro, e fin dal primo romanzo, Ragione e Sentimento, i lettori iniziarono una storia d’amore con la sua narrativa che continua da due secoli. Nel 2017, celebriamo la vita e l’opera di Jane Austen.
La definizione di questo legame totalizzante tra l’autrice ed i suoi lettori e ammiratori è perfetta: “storia d’amore” (in originale: love affair), ricorda con accuratezza evocativa le parole usate nel 1894 dal prof. George Saintsbury nella sua Prefazione all’edizione di Pride and Prejudice (Orgoglio e Pregiudizio), la famosa e lussuosa peacock edition. Nell’inventare la parola Janeite (che egli scrisse senza la “e”) parlò proprio di personal affection, affetto personale, per indicare il sentimento profondo e duraturo degli ammiratori di Miss Austen.
A due secoli di distanza, le parole della Royal Mint confermano senza alcun dubbio le parole di Saintsbury.
Curiosamente, i ritratti scelti per la banconota della Bank of England e la moneta della Royal Mint non sono autentici.
[a sinistra, il ritratto autentico, di Cassandra Austen, 1810 ca. – a destra, quello modificato, del Memoir, 1870]
Nel primo caso, è stata utilizzata l’incisione che appare sul frontespizio del Memoir of Jane Austen (Ricordo di Jane Austen), la biografia scritta nel 1870 dal nipote James Edward Austen-Leigh: si tratta di un’immagine rivista e corretta con occhio molto vittoriano (essenzialmente, migliorativo) del ritratto autentico, l’unico giunto fino a noi, del 1810 eseguito dalla sorella Cassandra (e rimasto incompiuto).
Nel secondo caso, sulla moneta appare la silhouette del 1815 ca., oggi famosa in ogni angolo del pianeta, vera e propria icona pop, la cui attribuzione è quanto mai incerta ma che, grazie alla sua essenzialità, è facilmente utilizzata dai grafici di tutto il mondo moderno.
(Per un approfondimento sui tanti ritratti di Jane Austen, vi invito a leggere l’articolo Acquerello, silhouette, incisione e parole. L’aspetto di Jane Austen in due secoli di ritratti tra realtà e rielaborazione che sarà pubblicato sul prossimo numero di Due pollici d’avorio, la rivista quadrimestrale di Jane Austen Society of Italy – JASIT, il 15 febbraio)
Come evidenzia l’immagine in testa al post, la figura sulla moneta è attraversata dall’inconfondibile firma dell’autrice.
Dalla prossima primavera, dunque, se metteremo piede in terra inglese, teniamo gli occhi bene aperti e le mani ben salde sull’eventuale passaggio di una banconota o di una moneta con l’immagine di Jane Austen, preziosi omaggi delle massime istituzioni monetarie del Regno Unito ad un grande genio della loro letteratura.
Tuttavia, se fosse impossibile resistere fino ad allora, sul sito della Royal Mint è già possibile acquistare il cofanetto con tutte le nuove monete.
Considerazione finale
Per una donna che ha combattuto tutta la vita con la penuria di mezzi economici, conquistare tutte le banconote da 10 e le monete da 2 del Regno è una sottile ironia – amara, forse, ma molto austeniana!
☞ Un ritratto di Jane Austen nascosto sulle nuove banconote da cinque sterline
☞ Jane Austen vale 10 sterline per la Banca d’Inghilterra. Dal 2017
☞ Tutti i dettagli sulle nuove monete sul sito della Royal Mint
giustamente era ora di onorare una scrittrice così grande:)
grazie del post come sempre bellissimo
daniela
(Grazie, @daniela!) Le iniziative per celebrare Jane Austen cresceranno nel corso dell’anno, di certo dobbiamo aspettarci grandi eventi intorno al 18 luglio. Nel 2013, la Royal Mail emise dei francobolli commemorativi per il bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio, chissà se si ripeterà quest’anno?
La conclusione di questo post è geniale 😀
La conclusione del post é veramente geniale… e non posso che essere contenta anche oer la conquista monetaria della nostra cara Jane. Ma visto che sono una brontolona c’é qualcosa che non mi soddisfa a pieno! Quanto mi sarebbe piaciuto se sulla moneta o sulla banconota venisse usato il mitico ritratto ad opera di Cassandra. Lí vedo proprio la Jane Austen che tutti conosciamo e amiamo con quel cipiglio ironico e sprezzante e la posizione delle braccia da vera combattente della letteratura. L’incisione del memoir non mi é mai piaciuta: troppo santino vittoriano, Jane sembra quasi ammansita (del resto é in linea con il racconto che il nipote ne fa nel Memoir… Ah, questi vittoriani perbenisti!) La silouhette ci sta molto meglio anche se non é ufficiale. Ad ogni modo che bellezza! Il 2017 é iniziato da poco e già ci stiamo gustando queste chicche austeniane. Che dire… al prossimo té!
P.s. Ho apprezzato molto il riferimento a George Saintsbury. La sua prefazione su O&P, per me, é una delle cose più belle che siano state scritte sulla zia Jane e la sua opera, forse solo Virginia Woolf é riuscita ad arrivare ai suoi livelli.
Pienamente d’accordo! Sono rimasta un po’ delusa dalla scelta della Bank of England per la nuova banconota. L’unico, vero ritratto di Jane è l’acquerello eseguito da Cassandra nel 1810 (presumibilmente). Pur nella sua incompiutezza, ci restituisce tutto il carattere che si sprigiona dalle parole vergate da Jane. Anche la citazione scelta – “I declare after all there is no enjoyment like reading!” (Mi sento di dire che in fondo non c’è nessuno svago come la lettura!) – per quanto perfetta in apparenza, è in realtà pessima perché pronunciata da Miss Caroline Bingley, allergica a qualunque lettura, in una scena che la vede, poco dopo, con un gran sbadiglio, mettere da parte il libro che ha appena aperto solo nel tentativo di attirare l’attenzione di Mr. Darcy. Peccato.
(Sono d’accordo anche sulla prefazione!)
A me piacere be festeggiare il bicentenario ricostruendo Longbourne in scala 1/12, come ho raccontato nel mio blog un po’ di anni fa…..un progetto che continuo ad accarezzare…..
http://diariovittoriano-blanche.blogspot.it/2012/04/book-for-dollhouse.html
Una bellissima idea! E ti ringrazio di averlo raccontato, non conoscevo questa casa in miniatura della Longbourn televisiva. Anche se è passato un po’ di tempo da quando hai espresso questo desiderio, è importante non smettere di accarezzarlo, prima o poi il momento giusto arriverà. E quando arriverà, sarà molto bello venire a leggere il racconto di questa realizzazione.