“A Natale dovete venire tutti a Pemberley”

Sono la creatura più felice del mondo. Forse l’hanno già detto altri, ma nessuno così a ragione. Sono persino più felice di Jane; lei sorride soltanto, io rido. Mr. Darcy vi manda tutto l’affetto che gli avanza da quello riservato a me. A Natale dovete venire tutti a Pemberley. Vostra, ecc.
(Elizabeth Bennet in Orgoglio e Pregiudizio, cap. 60)

Il tè delle cinque di questa  Vigilia non può che essere a Pemberley, dove tutti i Janeite hanno un invito permanente da parte nientemeno che della padrona di casa in persona, Mrs. Darcy. È con le parole di Elizabeth, piene di gioia e di meravigliose prospettive per il futuro, che auguro a chiunque passi di qui in questi giorni di ritrovarsi in questa più che positiva disposizione d’animo non solo durante le Festività in corso ma anche per tutto il Nuovo Anno alle porte.

Buone Feste!


Nell’immagine, la sontuosa Chatsworth House, nella contea del Derbyshire, sede principale dei Duchi del Devonshire e dimora della famiglia Cavendish. Molti studiosi ritengono che questo luogo di rara bellezza architettonica e paesaggistica sia il modello reale per la Pemberley che Jane Austen ha creato per Mr. Darcy.  Chatsworth, del resto, è nominata (cap. 42) tra le tappe del fatidico viaggio che Elizabeth Bennet compie insieme agli zii Gardiner a metà del romanzo. Per andare a Pemberley, partono da Bakewell (cap. 43), cittadina reale da cui partono ancora oggi i visitatori per Chatsworth. Non vi sono prove certe che Jane Austen vi si sia recata personalmente.
Il film “Orgoglio e Pregiudizio” di Joe Wright del 2005 ha effettivamente usato questo luogo come Pemberley.

Nelle foto in questo post, tre immagini di Chatsworth durante il periodo natalizio, ogni anno ricco di eventi aperti al pubblico.


Nota: testo italiano di Orgoglio e Pregiudizio da jausten.it

16 dicembre 1816: Jane Austen e i Due Pollici d’Avorio

Manoscritto della lettera del 16 dicembre 1816, al nipote James Edward

Oggi è una giornata davvero speciale. Mi si potrebbe obiettare che ogni compleanno di Jane Austen è speciale ma oggi, duecento anni fa, questo compleanno si colorò di avorio.
A quel giorno, infatti, risale la lettera scritta al nipote James Edward in cui la “cara Zia Jane” aggiunge ai soliti fatti quotidiani alcune brevi, quasi casuali ma profondissime considerazioni sul proprio mestiere di scrivere, dando di se stessa e del proprio stile un ritratto unico, perfetto, insuperabile.
Né l’autrice né il destinatario di questa lettera potevano sapere, in quel momento, che sarebbero stati presto – fin troppo presto – protagonisti di un momento definitivo e doloroso: Jane non avrebbe festeggiato un altro compleanno poiché il suo passaggio su questa Terra si sarebbe concluso il 18 luglio successivo, mentre James Edward sarebbe diventato the youngest of the mourners, il più giovane dei dolenti, al funerale della Zia – un percorso che per lui sarebbe continuato a lungo e lo avrebbe portato, nel dicembre del 1869, ad essere anche il suo primo biografo con il famoso libro Memoir of Jane Austen (Ricordo di Jane Austen).

Oggi, duecento annni fa, però, c’erano solo pensieri leggeri e candidi come fiocchi di neve a prendere vita sul foglio di carta da lettere che Jane stava scrivendo nel suo rifugio, la sua fucina, la sua casa, quel cottage di Chawton dove viveva dal luglio del 1809 con la madre, la sorella e Martha Lloyd, e dal quale erano partiti per il mondo già quattro romanzi (Ragione e Sentimento, Orgoglio e Pregiudizio, Mansfield Park e Emma). Un nuovo romanzo, Persuasione, era già pronto da agosto e la cara vecchia Susan (la prima versione di L’Abbazia di Northanger, venduta nel 1803 all’editore Crosby e mai pubblicata) era tornata in suo possesso nel mese di marzo e ricevuto qualche aggiornamento.
Sì, i suoi pensieri dovevano essere di certo leggeri e candidi proprio come fiocchi di neve che scendono e si posano al suolo, come le sue parole vergate con gesto sicuro ed elegante sul foglio di carta da lettere…

Oggi, in questa giornata memorabile che segna l’apice di questo lungo periodo di Bicentenari austeniani che abbiamo il privilegio di vivere, vi invito a ricordare questo importante compleanno di Jane Austen con la lettera che ella scrisse quel giorno nel 1816, fissando per sempre sulla carta il proprio ritratto di scrittrice. Inconsapevolmente a futura memoria.

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Un ritratto di Jane Austen nascosto sulle nuove banconote da cinque sterline

Ovvero: un artista Janeite e la Bank of England.

Sì, questo potrebbe essere il sottotitolo giusto per questo post di metà dicembre 2016.
Ogni ammiratore di Jane Austen sa che, per la legge dei grandi numeri (nel caso dei Janeite, si tratta di numeri da capogiro, tanto è folta la loro schiera in tutto il mondo), e soprattutto per la famosa legge austeniana She’s everywhere, ella è ovunque,  prima o poi capiterà di incontrare un proprio simile quando e dove meno se lo aspetta.
Ebbene, le notizie di questi giorni provenienti dalla patria di Jane Austen raccontano di uno stimatissimo ed impareggiabile artista dell’incisione e della miniatura che ha lasciato la propria firma  su alcune banconote in un modo più che ingegnoso, da vero artista e cogliendo tutti di sorpresa. E rendendo omaggio a Jane Austen.
Graham Short, infatti, ha nascosto un minuscolo ritratto di Jane Austen su quattro nuove banconote da cinque sterline, quelle con Sir Winston Churchill, anticipando con uno straordinario, appassionante colpo di scena (ed un imprevisto “regalo” di Natale) il debutto della grande autrice sulle banconote da 10 che saranno in circolazione a partire dal prossimo mese di gennaio. Ma non finisce qui… Le quattro banconote sono state disperse, in gran segreto, ai quattro angoli del Regno e sono, forse, già passate attraverso le mani di ignari possessori!

In questa piccola grande storia fatta di arte che sgorga dalle abili mani di un grande artigiano, di amore per la lettura & letteratura, e di convinzione che l’arte sia un bene di tutti, anche quando appare su una vile, utilitaristica banconota,  ci sono gli ingredienti per un racconto che la stessa diretta interessata, Jane Austen, non avrebbe esitato a raccontare con dovizia di dettagli, battute argute e dosi massicce di autoironia. Magari in una delle sue divertenti lettere alla sorella Cassandra…

Oggi vi invito a prendere un tè alla Banca d’Inghilterra, provando a raccontarvi con le mie ben più umili ma sentitissime parole questa vicenda che ingentilisce e impreziosisce quattro semplici banconote. Nel nome di Jane Austen.

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Niente donne perfette, per favore. (L’Orma ed.)
Un libro-cartolina con estratti dalle lettere di Jane Austen

austen_niente_donne_perfette_ormaCi sono libri che hanno un valore inversamente proporzionale alle loro dimensioni e, per quanto ridotti e leggeri, sono come scrigni che schiudono a chi li legge un vero tesoro letterario. È senza dubbio questo il caso dei Pacchetti di L’Orma Editore, libriccini tanto preziosi quanto minuscoli, delle dimensioni di una cartolina e spessi quanto basta per una sessantina di pagine.
Ed è proprio con le funzioni di una cartolina che sono stati concepiti: i Pacchetti, infatti, sono libri da spedire. La sopraccoperta (semplicissima, monocolore, immagine essenziale e titolo accattivante) li avvolge completamente, richiudendosi sul libro proprio come un foglio di carta da lettere dei tempi di Jane Austen. Niente ceralacca, però! Da un lato c’è lo spazio per l’indirizzo e quello per l’affrancatura.
Anche il contenuto è strettamente legato alla corrispondenza. I testi di questi libri-lettera pescano a piene mani negli epistolari, i racconti, i discorsi dei Grandi della cultura di tutti i tempi, offrendone uno sguardo inconsueto, intimo, e per questo perfetto per accompagnare il messaggio personale di chi li spedisce.
In breve, anche grazie al loro costo altrettanto minuscolo (appena 5 euro), fanno venire una voglia irresistibile di regalarli, spedirli, usarli per chiudere un pacco regalo, e riscoprire il gusto di comporre ed inviare un messaggio scritto – a penna su carta. Io li ho già sparsi un po’ in giro, per me o per altre persone. In questa collezione di oltre venti titoli, ce n’è per tutti i gusti tra gli oltre venti titoli già in catalogo: Charlotte Bronte, Marie Curie, Emily Dickinson, Shakespeare, Leopardi, Artusi, Virginia Woolf, Napoleone, Giuseppe Verdi…

Tra cotanti campioni dell’arte di scrivere lettere, non poteva mancare lei, la Maestra per eccellenza. Dal 10 novembre, L’Orma Editore porta Jane Austen in libreria con il pacchetto Niente donne perfette, per favore, che permette di riscoprire il piacere di leggere alcuni brani tratti dalle sue lettere, troppo spesso sconosciute anche da parte degli ammiratori più accaniti.
Di seguito tutti i dettagli.

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Jane Austen torna al cinema: Amore e Inganni dal 1° dicembre

amori e inganni di whit stillman con kate beckinsaleLa notizia sta circolando già da qualche tempo e la riporto anche qui per fornire qualche dettaglio utile.
Il film Love & Friendship di Whit Stillman, tratto dal romanzo epistolare Lady Susan di Jane Austen, uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 1° dicembre 2016 con il titolo Amore e Inganni.
In contemporanea, sarà pubblicato anche il libro che il regista del film ha scritto ispirandosi proprio a Lady Susan e rielaborandone la storia in favore della protagonista, come rivela il titolo (fedele all’originale) Amore e inganni. Ovvero Lady Susan di Jane Austen finalmente vendicata.
In attesa di vedere questo film dal 1° dicembre nelle nostre sale, consiglio di non perdere l’occasione di rileggere questo feroce, divertentissimo, brillante romanzo epistolare di Jane Austen!

Di seguito, tutti i dettagli e qualche suggerimento sulle edizioni, inglesi e italiane, del romanzo Lady Susan.

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