Virginia Woolf adorava Jane Austen. L’icona del femminismo moderno era una profonda conoscitrice ed incondizionata ammiratrice dell’icona della letteratura inglese “al femminile”. Questo basterebbe a confutare il pregiudizio secondo cui Jane Austen è roba per educande e pensa solo a far sposare, e molto bene, le sue eroine (con tutto quel che ne consegue sul versante dell’emancipazione femminile)!
Virginia Woolf ha scritto – lo dico senza tema di esagerare – le parole più belle che siano mai state espresse su Jane Austen. E le ha scritte con precisione ed emozione inarrivabile.
Non solo le ha dedicato molte, azzeccate citazioni nel famoso Una stanza tutta per sé (A room of one’s own) ma l’ha accuratamente ed amorevolmente esaminata in alcuni articoli.
Due di essi sono senza dubbio i più appassionati ed appassionanti, nonché i più saccheggiati ogni volta che si parla della signorina di Bath: Jane fa i suoi esercizi e Jane Austen.
Li ho letti poco tempo fa, in una raccolta dal titolo che è tutto un programma Le donne e la scrittura (La Tartaruga edizioni).
Li ho trovati persino toccanti: l’amore di Virginia per Jane è totale, incondizionato.
Credo che avrebbe costruito una macchina del tempo solo per potersi sedere, puro spirito non visto né sentito, accanto a quel benedetto tavolino davanti alla finestra, nel salotto di Chawton, mentre il Genio creava, con proverbiale discrezione, i suoi capolavori.
Che cosa dice Virginia di Jane?
Parole illuminanti. Riesce a spiegare perché Jane Austen piace in modo così totalizzante. E lo fa come forse nessun altro potrà mai fare, e cioè con quella sua prosa scorrevolissima eppure forbita, condita con dosi perfette di sottile ironia (oh, come ha imparato bene la lezione dalla sua grande adorata maestra!).
Su di lei:
Una di quelle fate che si racconta stanno attorno alle culle con i loro doni deve averla portata a fare il giro del mondo appena nata. E quando fu deposta di nuovo nella culla, ormai sapeva com’era fatto il mondo. E aveva scelto il suo regno. Aveva sottoscritto un patto: se le fosse stato concesso di regnare su quel territorio, non ne avrebbe desiderato un altro. Perciò a diciassette anni aveva poche illusioni sugli altri e su se stessa. Tutto quello che scrive è rifinito e pulito e posto nella giusta relazione con l’universo come un’opera d’arte. (3)
[…] Perciò è così impersonale, perciò rimane sempre così imperscrutabile. (3)
E quando leggiamo i suoi romanzi:
Immediatamente si aguzzano i nostri sensi; ci pervade quella speciale intensità che soltanto lei sa infondere. Ma di che cosa è fatto tutto ciò?
JA domina emozioni assai più profonde di quanto si offrano a prima vista. Ci incita ad aggiungere ciò che manca. Ciò che lei ci offre è apparentemente una banalità (1), tuttavia composta di elementi che si espandono nell’immaginazione del lettore e investono di durevole vita quelle scene che esternamente sembrano così insignificanti (2).
L’enfasi viene sempre posta sul carattere. Ella fa sì che ci domandiamo: come si comporterà Emma […]?
I giri e le svolte del dialogo ci tengono continuamente all’erta. La nostra attenzione si rivolge per metà al momento presente, per metà al futuro. E quando alla fine Emma si comporta in modo da soddisfare le nostre maggiori speranze, siamo commossi, come se fossimo stati spettatori di una vicenda di suprema importanza. (4)
Uno dopo l’altro, ella crea i suoi buffoni, i suoi pedanti, i suoi mondani […]. Nascono avvolti nel colpo di frusta di una frase che, all’atto di circoscriverli, ritaglia per sempre la loro sagoma. (4)
Mai un romanziere ha saputo usare a questo modo il suo senso impeccabile dei valori umani. (4)
L’equilibrio delle sue doti letterarie era singolarmente perfetto. Tra i romanzi che riuscì a portare a termine, non ce n’è uno che sia fallito. (4)
Ma Virginia dice anche altro, e cioè che semplicemente Jane Austen è:
la più perfetta artista tra le donne,
la scrittrice i cui libri sono tutti immortali (4)
Quante volte abbiamo letto queste ultime due frasi? Vengono riportate immancabilmente ad ogni citazione del solo nome di Jane Austen, tanto che ormai ne sono diventate un’appendice, come un’epigrafe o uno pseudonimo o un secondo nome.
Jane perfetta. Jane immortale. E non possiamo che dirci d’accordo.
Note:
(1) trivialità, nell’originale italiano da cui ho tratto la citazione (non sono d’accordo con questa scelta di traduzione, chiedo scusa)
(2) triviali, nell’originale italiano da cui ho tratto la citazione (non sono d’accordo con questa scelta di traduzione, chiedo scusa)
(3) Jane Austen fa i suoi esercizi, recensione di Amore e Amicizia pubblicata su The New Statesman, 15 luglio 1922
(4) Jane Austen, articolo pubblicato su The Common Reader: First Series, 1923
Link Utili:
– Le donne e la scrittura, a cura di Michèle Barrett, ed. La Tartaruga edizioni (aggiornamento 2015: desolatamente fuori catalogo da molto tempo)
Da ricercare nell’usato o nelle rimanenze di magazzino, o nelle biblioteche.
Infine, ecco l’indice, che fa venire l’acquolina in bocca a chiunque ami la letteratura al femminile:
– Le donne e il romanzo
– Le donne ed il tempo per sé
– L’intelletto della donna
– Professioni per le donne
– L’uomo e la donna
– Donne scrittrici di romanzi
– Indiscrezioni
– La Duchessa di Newcastle
– Aphra Benn
– Una dama scribacchina
– Mary Wollstonecraft
– Jane Austen fa i suoi esercizi
– Jane Austen
– Haworth, novembre 1904
– Jane Eyre e Cime Tempestose
– Aurora Leigh
– La signora Gaskell
– George Eliot
– Io sono Christina Rossetti
– Il compromesso
– Wilcoxiana
– Olive Schreiner
– Una mente terribilmente ricettiva
– Dorothy Richardson
– Sua Altezza Reale
Ho letto di recente una delle opere della Wolfe…e devo dire sinceramente che non sapevo di quest’ammirazione totale che nutriva per Jane. Ora capisco meglio alcune caratteristiche della sua scrittura. Grazie mille di questo post…ho anche preso gli estremi del libro, che comprerò appena possibile di sicuro! Un abbraccio cugina
Apprezzo particolaremente questo post, perchè sono un’estimatrice e conoscitrice di Virgina Woolf. Il libro citato fa parte della mia biblioteca e mi ha fatto piacere vederne riportate le parti dedicate a Jane Austen!
Ti auguro un sereno weekend
Miss Petula Pie
Che dire….altra fan “geniale” di zia Jane! Ho sempre trovato la Woolf un’apprezzabile estimatrice del mondo così come le si presentava, con un modo tutto suo di scriverlo…non sapevo della sua ammirazione per la Austen. Andrò a studiare questo nuovo risvolto.
Buon fine settimana
Io invece devo ammettere che non sapevo tutto ciò. Non conosco bene Virginia Woolf e non ho mai letto nessuno dei suoi romanzi, ho solo poche reminiscenze scolastiche… ma non avrei mai pensato che una scrittrice come lei avesse una così alta stima di Jane Austen!
Ciao ciao
cri
Avevi ragione, noi Janeites andiamo di pari passo!!! Sicuramente l’Austen Power ha fatto sì che scrivessimo un post simile nelle stesse ore!!!
So quanta stima e quanta adorazione aveva Virginia Woolf per Zia Jane e questo non può che riempirmi di orgoglio!
Prendo nota del libro!
😉
Un post molto ben scritto e pieno di passione! Brava Silvia! Mi segno anch’io quel libro^^
Splendido, splendido post, Sylvia!
E quella foto, quel tavolino.. è emozionante pensare che propriò lì Jane sedeva e creava i suoi capolavori munita di calamaio, candela e penna.. ^_^
E’ sorprendente scoprire come un’icona del femminismo abbia parole tanto entusiasmanti verso quella che, come scrivi tu, è a torto ritenuta una scrittrice per educande.. segno che, chi ha occhi e testa per vedere, sa leggere tra le righe di Jane scoprendo tutto il suo mondo interiore…
Grazie per avermi fatto scoprire un lato della Woolf che, onestamente, ignoravo!
@tutte: sono davvero felice che questo post vi sia piaciuto, che per alcune sia stata una bella scoperta, che per altre sia stato un ricordo piacevole, e che il libro abbia incuriosito chi non lo conosceva. Anch’io rimango sempre conquistata dalle parole di Virginia, in generale, e da quelle su Jane, in particolare.
A chi conosce poco o nulla di V.Woolf raccomando Una stanza tutta per sé soprattutto nell’edizione Einaudi (che ha il testo a fronte). Credo che non mancherà di entusiasmarvi.
C’è molta Jane Austen anche lì, come dicevo. E c’è una grande lezione di vita per tutti.
Un abbraccio a tutte e a presto!!!
Virginia adorava la Austen come tu adori zia Jane! ^___^
Ciao Silvia. Bacioni
Ciao carissima, adoro leggere i tuoi post come se fosse un appuntamento fisso con la letteratura; non solo la tua passione per zia Jane è così forte da emozionarmi, ma le tue ricerche sono sempre precise ed approfondite, complimenti! Ho preso nota anch’io di alcuni tuoi suggerimenti e non vedo l’ora di poter “incontrare” Virginia Wolfe! Buon week-end, un’abbraccio!
Carissima,
hai fatto benissimo a riportare le parole di Virginia Woolf, forse la prima Janeite della storia (con rispetto parlando XD), tanto rispettosa e appassionata della nostra cara Zia, da renderci, se possibile, ancora più entusiaste del nostro sano fanatismo! 🙂
Le citazioni che hai inserito sono davvero esemplari, ottima scelta, meraviglioso accorato topic, da conservare gelosamente! 😉
A domani carissima,
buon Anniversario! :*
Claire
P.S. il libro è arrivato…arricchitto dalle tue parole, grazie! :*
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